Giovedì 25 Aprile 2024

Il re Pignoletto Due consorzi uniti fra Colli Bolognesi ed Emilia-Romagna

Nel padiglione regionale saranno proposti 110 vini Doc e Docg. Piccinini: "Ancora tante potenzialità di crescita sul mercato". E Savorini: "Vogliamo rafforzare i nostri prodotti a livello locale".

Il re Pignoletto   Due consorzi uniti  fra Colli Bolognesi  ed Emilia-Romagna

Il re Pignoletto Due consorzi uniti fra Colli Bolognesi ed Emilia-Romagna

Un brindisi per due. Parteciperanno al prossimo Vinitaly in modo congiunto il Consorzio Vini Colli Bolognesi e il Consorzio Pignoletto Emilia-Romagna a Vinitaly, che danno appuntamento ai visitatori in uno stand – B2C1– all’interno del padiglione 1 dedicato all’Emilia-Romagna. Qui a parlare saranno i vini: non ci saranno aziende espositrici presenti, ma una sorta di percorso di degustazione capace di raccontare le specificità del territorio: da un lato l’area di produzione del Colli Bolognesi Pignoletto Docg e dei vini Colli Bolognesi Doc – dunque le colline che abbracciano da sud a ovest la città di Bologna – dall’altro, quella più ampia della Pignoletto Doc. Complessivamente, saranno oltre cento i vini proposti, rappresentativi di trenta diverse aziende. Sarà dunque un’occasione unica per costruire un proprio percorso personalizzato di assaggi mirati capaci di donare una visione della produzione vitivinicola del cuore dell’Emilia-Romagna.

Trait d’union tra i due consorzi è ovviamente il Pignoletto, un vino di riconosciuta immediatezza e spontaneità espressiva che ultimamente sta conoscendo una piccola rivoluzione grazie a produttori, spesso anche molto giovani, che propongono forme diverse ed elaborazioni ambiziose, tra metodi arcaici e più recenti, tra passato e futuro, tra Romagna ed Emilia, tra i colli e la pianura. Il Pignoletto è prodotto in diverse tipologie (dal fermo al frizzante fino allo spumante Charmat e Metodo classico, senza dimenticare i rifermentati in bottiglia). Tra queste, la versione frizzante è la più storica e radicata.

"Vinitaly – commenta Giacomo Savorini, direttore Consorzio Vini Colli Bolognesi – rappresenta un’occasione importante per incontrare operatori che già conoscono o che sono interessati ad approfondire la viticoltura dei Colli Bolognesi. Il format che abbiamo ideato consente di poter massimizzare il proprio tempo, personalizzando l’esperienza di degustazione e costruendola in base ai temi di interesse. La partecipazione alla manifestazione è un tassello importante del nostro calendario promozionale". "Tra gli obiettivi che ci siamo dati per quest’anno – continua – c’è quello di rafforzare ulteriormente la presenza dei nostri vini a livello locale: abbiamo infatti dato il via a una campagna promozionale denominata Bolo Beve Bene, realizzata con il contributo del Masaf, ai sensi del decreto direttoriale n. 553922 del 28 ottobre 2022. A conclusione di questo percorso realizzeremo come ormai da tradizione il nostro evento di riferimento a Bologna, la Mostra Assaggio Vini dei Colli Bolognesi in autunno". "La Doc Pignoletto è la prima dell’Emilia-Romagna in termini di volumi – aggiunge Carlo Piccinini, presidente Consorzio Pignoletto Emilia-Romagna – e crediamo che possano esserci ampi spazi per poter rafforzare la nostra presenza sul mercato: le potenzialità ci sono tutte. Lo scorso anno avevamo realizzato, sul 2021, un aumento a doppia cifra arrivando a toccare i 17 milioni di bottiglie. Una soglia riconfermata anche dai dati 2022".