Martedì 23 Aprile 2024

Il presidente Acquaroli "Vino testimonial della regione"

Il punto di forza: "Per ogni territorio si abbina all’enogastronomia, alla storia, alla cultura e al paesaggio"

Il presidente Acquaroli  "Vino testimonial della regione"

Il presidente Acquaroli "Vino testimonial della regione"

di Patrick Colgan

Presidente Acquaroli, cosa rappresenta il settore del vino per le Marche?

"Il vino per le Marche rappresenta un’eccellenza, un testimonial autentico del territorio e delle biodiversità, e allo stesso tempo è un biglietto da visita di quello che noi siamo, perché ci apre ai territori e per ogni territorio esso si abbina all’enogastronomia, alla storia, alla cultura, al paesaggio e quindi è anche un modo per conoscerci meglio attraverso i nostri prodotti. Una regione che può contare su tanti marchi, su tante etichette, su tante varietà, ma tutte portate a un livello di eccellenza".

Quali sono i progetti più importanti della Regione sul tema?

"A parte la promozione che si fa per il tramite di tutti gli eventi come appunto il Vinitaly e con gli eventi che si organizzano sul territorio, stiamo organizzando un evento dedicato ai vini marchigiani che presenteremo prossimamente. Tramite il turismo legato al vino vogliamo arrivare a presentare e raccontare il nostro territorio e dare l’opportunità di vivere un’esperienza che non è solo quella dell’acquisto di una bottiglia, ma di conoscere tutto quello che c’è dietro, la diversità che la nostra regione può offrire".

Infatti avete approvato una legge sull’enoturismo, fra le prime regioni in Italia. Che opportunità di sviluppo ci sono? Che cosa può portare alle Marche?

"Questa legge è un fiore all’occhiello che ha innescato molte iniziative. Per suo tramite vogliamo portare sempre più persone all’interno delle cantine, che sono il luogo migliore per vivere l’esperienza da vicino e conoscere da dove proviene un prodotto, come viene realizzato, per poter toccare con mano anche il grande patrimonio di conoscenze e di lavoro che c’è dietro ad una bottiglia. A determinare le caratteristiche di un vino c’è infatti il microclima, il terreno, la tipologia di lavorazione; anche una stessa specie però posizionata su terreni e ambienti diversi dà prodotti diversi. La nostra è una regione composta da molte valli a pettine, che dalla montagna alla collina arrivano al mare, determinando condizioni climatiche differenti e particolari e altrettante varietà. Da Pecorino, Passerina, Verdicchio, che sono sicuramente le più conosciute a Rosso Conero, Rosso Piceno, Bianchello, la Vernaccia, la Ribona, e tante tante altre. Conoscere le storie di questi vitigni e dei rispettivi territori di provenienza è importante anche per poterli apprezzare più a fondo, porta quel valore aggiunto e la possibilità di vivere la scoperta di un vino abbinata alla filiera enogastronomica, che racconta anch’essa competenza e qualità".

Il vino assieme agli altri prodotti, dunque.

"È una filiera che parte dalla montagna con i formaggi e con le carni, fino a quelli che sono i prodotti del mare e delle campagne. Mettendo insieme tutto il nostro patrimonio riusciamo a far conoscere meglio le nostre potenzialità, una regione molto omogenea che sa esprimere tante diversità, un bacino importante di prodotti.

Avete in mente ulteriori passi in questo senso?

"Sicuramente abbiamo in mente di costruire eventi che valorizzino i nostri prodotti e ci aiutino a farci conoscere meglio ai mercati nazionali e internazionali, e soprattutto che possano essere attrattivi. Perché poi il turismo legato all’enogastronomia e ai nostri vini è un turismo che può essere destagionalizzato. Si può vivere d’estate, durante la stagione balneare, ma anche e soprattutto vivere in autunno, nel periodo della vendemmia, in vigna e in cantina, in primavera con la rinascita della natura, in inverno con delle degustazioni particolari o dei percorsi alla scoperta dei territori. In ogni stagione può esserci sempre un riscontro incredibile, favorito da un clima mite che ci consente di poter trascorrere in ogni giorno dell’anno un’esperienza particolare legata al vino".

Avete investito su testimonial e su campagne promozionali, con mister Mancini che è il volto delle Marche nel mondo. Che risultati vi stanno dando?

"Risultati sempre molto positivi. Sicuramente si tratta di un investimento che, come abbiamo annunciato alla BIT di Milano, sta portando risultati record. Nel stagione 2022 abbiamo registrato oltre 11,3 milioni di presenze, il 10% in più dell’anno target. Queste campagne stanno dando anche una maggiore riconoscibilità del nostro territorio, grazie anche al commissario tecnico che ci accompagna nella promozione la nostra regione sta diventando molto più conosciuta rispetto a quanto fosse in precedenza, anche in concomitanza delle campagne pubblicitarie abbiamo abuto dei riscontri enormi in termini di prenotazioni e di interesse sviluppato intorno alle Marche".