Gallo Nero, la leggenda è un film

Chianti Classico nelle inusuali vesti di produttore cinematografico. Le premesse del resto c’erano tutte: una storia-leggenda avvincente da raccontare, paesaggi che sembrano scenografie degne dell’Oscar, maestranze locali capaci di riassumere tutto in una pellicola.

Sono gli ingredienti giusti per un cortometraggio di 15 minuti ambientato nel Medioevo tra Firenze e Siena dal titolo ‘La leggenda del Gallo Nero’, a narrare in tinte scure e in atmosfera fiabesca il mito che avvolge l’origine del celebre marchio. Il film, costruito con una produzione attenta e di alto livello a cura dell’agenzia Swolly per la regia di Daniele Palmi e Matteo De Nicolò con il designer Francesco Corsi, racconta l’astuto espediente con il quale i fiorentini, in accordo con i nemici senesi sulla necessità di mettere termine a un’aspra e sanguinosa contesa, sarebbero poi riusciti a gabbare i rivali sui confini alle proprie terre.

Servendosi appunto di un gallo nero, tenuto debitamente digiuno in modo che cantasse prima per consentire al proprio cavaliere di avvantaggiarsi sul nemico che gli correva incontro.