Giovedì 17 Aprile 2025
OTTAVIA FIRMANI
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Vinitaly

Vinitaly, allo stand delle Marche anche Acquaroli: "Ecco i vini che ci rappresentano"

Alla fiera di Verona la Regione è presente con una selezione delle eccellenze enologiche. Dal Verdicchio di Jesi al Rosso Conero, passando per il Pecorino

Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha partecipato all'inaugurazione del Vinitaly a Verona

Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha partecipato all'inaugurazione del Vinitaly a Verona

Ancona, 6 aprile 2025 – “Il vino è una delle espressioni più autentiche dell'identità marchigiana, un patrimonio culturale, economico e paesaggistico che la Regione ha scelto di valorizzare con convinzione”. Così il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, è intervenuto oggi all’inaugurazione del padiglione Marche al Vinitaly di Verona, dove la regione è presente con una selezione rappresentativa delle sue eccellenze enologiche.

“In questi anni – ha aggiunto – abbiamo posto particolare attenzione alla filiera vitivinicola, sostenendo le aziende, promuovendo l’innovazione e favorendo la presenza sui mercati internazionali”. Durante la visita, Acquaroli ha incontrato il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e numerosi produttori, consorzi e operatori del settore.

Nel corso del suo intervento, il presidente ha sottolineato la straordinaria biodiversità e la qualità delle produzioni vitivinicole marchigiane, a partire dal Verdicchio dei Castelli di Jesi, definito “simbolo di eleganza e longevità, ambasciatore delle Marche nel mondo», e dal Verdicchio di Matelica, «dalle caratteristiche uniche legate al microclima appenninico”.

Accanto a questi, trovano spazio il Rosso Conero e il Rosso Piceno, il Bianchello del Metauro, il Pecorino, “bianco fresco e minerale sempre più richiesto”, e la Ribona, vitigno autoctono maceratese in fase di riscoperta. Non manca la Vernaccia di Serrapetrona, unico spumante rosso Docg d’Italia, e il Lacrima di Morro d’Alba, “vino di grande personalità e tipicità”.

“La viticoltura è presidio del territorio, argine allo spopolamento delle aree interne e leva per il turismo – ha concluso Acquaroli –. Continueremo a investire sulla promozione, sulla formazione e sulla qualità. Le Marche hanno tutte le carte in regola per essere sempre più protagoniste sulla scena enologica nazionale e internazionale”.