Venezia, il mito, la storia e il magnetismo del Carnevale

Unica al mondo, Venezia è una calamita che non perde mai il suo magnetismo. Arte, storia, il fascino dei canali, degli oltre 400 ponti, ultimo dei quali è modernissimo, realizzato da Calatrava nel 2007.

Venezia

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Senza eguali, la Serenissima Impossibile paragonarla con un’altra città, la Serenissima, che deve il suo appellativo all’epoca aurea dei dogi, riceve circa 70 milioni di turisti l’anno. Piazza San Marco, la Basilica, il Campanile, il Palazzo Ducale, il Ponte di Rialto, il Canal Grande, il Ponte di Sospiri, la Laguna, il Lido, Ca’ Rezzonico … Qualsiasi top 10 sarebbe troppo sommaria. Nata dal mito, dagli esuli di Aquileia distrutta dall’avento di Attila riparati in Laguna. E poi divenuta potenza prima marittima, commerciale e coloniale dominante nel Mediterraneo. Circa mille anni da Repubblica Marinara, cuore pulsante non solo mercantile, ma anche arteria del contatto tra Occidente e Oriente.

“Buongiorno, siora maschera” Venezia è seducente in tutte le stagioni. L’acme del suo fascino lo raggiunge nel celeberrimo Carnevale. Che ha una storia incredibile, lunga oltre nove secoli: le prime notizie certe risalgono al 1094. Ha attraversato tutti i momenti cruciali della città e anche nella contemporaneità ogni anno riesce ad far rivivere, anzi ad esaltare quell’alone di mistero legata alle maschere e i costumi. Una volta dedicato ai cittadini, permetteva loro di celare la propria identità di classe, sesso e religione. Ora rivolto al mondo: un eccitante travestimento globalizzato. E il saluto è uguale per tutti. “Buongiorno, siora maschera”: una grande illusione che davvero trascina tutti, irresistibile. Lungo le calli, i canali, nei “listoni”, ogni luogo emana attrazione.

Il Carnevale 2018 Il Carnevale di Venezia nel 2018 si svolge dal 27 gennaio al 13 febbraio, il martedì grasso che chiude, temporaneamente, i conti. Evento imperdibile, due settimane che iniziano sul Canale di Cannaregio con il “battesimo” dello spettacolo serale. Sabato 3 febbraio inizia l’acme, con il concorso delle maschere e domenica 4 il volo dell’Angelo segna il culmine. Avvenimento unico, che riporta al Seicento e al Settecento, con i costumi più belli e fa rivivere la città, e i partecipanti, come nei secoli d’oro.