Terremoto, "Ascoltate i tecnici di montagna, norme da riscrivere"

L'appello dell'ingegnere camerte Roberto Di Girolamo: "Quelle attuali, ereditate dai governi precedenti, bloccano la ricostruzione"

Roberto Di Girolamo

Roberto Di Girolamo

Camerino (Macerata), 4 ottobre 2018 - Provoca: dovreste ascoltare di più i tecnici di montagna, venire a vedere come sono fatte le nostre case. Roberto Di Girolamo - ingegnere di Camerino, un passato da assessore nella giunta di centrosinistra, abituato a maneggiare i numeri per arrivare al cuore delle storie - dà voce agli esperti del territorio martoriato dal sisma del 2016 e torna a ripetere: le regole così non funzionano, dovete correggerle. L’interlocutore  è la politica romana. Il governo arrivato a marzo ha ereditato un'impalcatura decisa da Renzi prima e Gentiloni poi. “Molte norme sono palesemente sbagliate", denuncia l'ingegnere su Facebook. Spiega: non considerano "casi che abbiamo tutti i giorni davanti agli occhi. Ad esempio la muratura del nostro territorio è per la maggior parte a sacco e le lesioni spesso non sono passanti. Ebbene tale danno nelle norme non esiste, mentre nella realtà esiste ed è gravissimo, perché disgrega la muratura“. Secondo Di Girolamo, sono tanti esempi come questo che si mettono di traverso come un macigno e bloccano i progetti di ricostruzione. Poi il tecnico, impegnato sui progetti per la ricostruzione, si chiede anche: "Perché l'onorario dei lavori pubblici è doppio rispetto al privato?". Ma c'è anche un altro sentimento che da tempo agita gli animi dei terremotati, rilanciato giorni fa anche dal sindaco di Amatrice: il paragone con Genova. Secondo Di Girolamo si è come aperta una guerra tra poveri, perché “tutta l’attenzione si è spostata là, si stanno dimenticando un'altra volta il terremoto del centro Italia".