Mercoledì 24 Aprile 2024

"Siamo terremotati, non abusivi. Serviva una proroga speciale"

La storia di Nancy Biraschi di Camerino. Ha fatto costruire un deposito per i mobili salvati e viene considerata 'fuorilegge' come gli inquilini della casette provvisorie. "Noi qui siamo ancora in piena emergenza. Non possono valere le norme ordinarie"

Nancy

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Camerino, 5 febbraio 2018 - Nancy Biraschi, terremotata di Camerino. Ha costruito un box di latta, magazzino provvisorio dei mobili che è riuscita a salvare dalle case crollate.

Problema. "Ho fatto una richiesta al Comune, tutto regolare pensavo. Ma per lo Stato siamo abusivi. Noi e quelli delle casette di legno". Anche camper, roulottes. I comitati hanno calcolato 1.200 sfollati che dal 1° febbraio rischiano di trovarsi sulla strada. "Abusivo è una brutta parola, ci fa vergognare. Se potessi farei causa allo Stato perché ci chiama così. Sei abusivo quando fai qualcosa per ingannare. Noi tutti invece abbiamo aiutato lo Stato. Lo abbiamo fatto risparmiare. Ho sempre rispettato la legge ma la legge è dalla nostra parte. Basta interpretarla in modo corretto". Non è andata così. "Il commissario De Micheli non ha sospeso la normativa ordinaria, l’ha lasciata com’è. La legge prevede che una struttura provvisoria possa rimanere per novanta giorni. Tutti noi quando abbiamo chiesto le autorizzazioni ci aspettavamo una proroga. Siamo in piena emergenza". Invece per il governo siete ‘fuorilegge’. Fuori dalle misure del decreto salva-Peppina.  "Tutti sapevano che casette e box provvisori non si possono regolarizzare. Bisogna rispettare certi parametri. Ma in regime d’emergenza nemmeno la protezione civile li rispetta, nemmeno i container. Lo prevede la legge, quando ci sono fatti eccezionali. Ripeto, siamo in piena emergenza. Perché lo Stato fa finta di non capire? Bastava modificare un articolo. L’8 bis del Dl 189. L’errore lo hanno fatto loro. Perché altrimenti nominare un commissario straordinario? Se si chiama straordinario...". Nel frattempo, ancora nessuna casetta del governo a Camerino. Sta passando il secondo inverno. "Su settemila abitanti, sono senza casa in cinquemila. Io ho vissuto in macchina, per un po’, con mio marito, i miei due figli e mia mamma. Cani, gatti e tartarughe comprese. Oggi abbiamo trovato una casa in affitto. È stato difficile, qui non c’è più niente". I terremotati hanno costruito le casette di legno per rimanere nei paesi, per non abbandonare gli animali.

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