Valanga sull'hotel Rigopiano 5 anni dopo: le frasi che spezzano il cuore

Cerimonia all’obelisco dell’hotel cancellato alle 16.49 del 18 gennaio 2017. Il processo ancora alle battute preliminari

Nella foto di Cecilia Martella, Gabriele D'Angelo e Faye Dame. Tutti uccisi dalla valanga

Nella foto di Cecilia Martella, Gabriele D'Angelo e Faye Dame. Tutti uccisi dalla valanga

Rigopiano (Farindola), 18 gennaio 2022 - Valanga sull’hotel Rigopiano: sono passati cinque anni. Era il 18 gennaio 2017, erano le 16.49. I familiari delle 29 vittime tornano davanti all’obelisco del resort a 4 stelle, trasformato in memoriale.  Alle 15 si ritroveranno per una fiaccolata silenziosa, l’alza bandiera accompagnato dal silenzio suonato dalla tromba, la santa messa dove un tempo c’era l’albergo con la piscina all’aperto e la spa e poi soltanto macerie, oggi un grande vuoto. Alle 16.49, quando la valanga si è portata via tutto - senza fragore, i superstiti la descrivono come un vento, alito di ghiaccio che non ha lasciato scampo –, il coro di Atri intonerà il Signore delle cime, mentre in cielo saranno lasciati liberi 29 palloncini bianchi.

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Festa della mamma, la torta della piccola Gaia e la strage di Rigopiano

Rigopiano 5 anni dopo, la foto davanti al camino: "Capimmo che nessuno ci avrebbe salvato" Oggi, ricordano i familiari delle vittime, per questo nuovo anniversario bisogna fare i conti con un processo ancora in fase preliminare, “noi lottiamo da cinque anni per dare giustizia ai nostri angeli e per far sì che mai più si ripeta quello che è successo a Rigopiano”. E si annuncia una guerra di perizie. L’ultimo studio, commissionato dai difensori di Giampaolo Matrone - uscito vivo dopo 62 ore sotto le macerie – smonta la tesi della valanga provocata dal terremoto. Non esiste evidenza scientifica di correlazione, scrive il professor Nicola Pugno (Università di Trento). Che si concentra piuttosto sui tre metri di neve caduti nelle 72 ore precedenti la strage.

Bepi de Marzi, mistico dei monti: "Vi racconto come è nato Signore delle cime" Quella stessa neve che preoccupava Valentina Cicioni, 33 anni, moglie di Matrone, che da Rigopiano non è mai tornata a casa. 

Le frasi che spezzano il cuore

Video, WhatsApp, foto, messaggi, alla fine il silenzio, di colpo. Spezzano il cuore le richieste di aiuto e le dichiarazioni d’amore che prima e dopo la tragedia arrivano dall’hotel. Arrivano, sì. Perché da quella tomba di ghiaccio che ha diviso per sempre le famiglie – su tanto dolore, il miracolo dei bambini, erano 4, si sono salvati tutti –, c’è chi continua a mandare disperate richieste di aiuto. 

Rigopiano, gli ultimi messaggi dei "prigionieri". Dov'erano le 29 vittime alle 16.49

“Che paura la neve”

“Mai avuto così paura, più che altro per la neve che ci può cadere dalla montagna con le scosse”, scrive Valentina Cicioni alle 12.38 del 18 gennaio a un’amica. Poi, alle 13.05: “Pamela so disperata. Siamo bloccati e impotenti”.

“Vi amo a tutti”

Paola Tomassini, 47 anni di Ascoli Piceno, morta a Rigopiano con il compagno Marco Vagnarelli, dà segni di vita fino alla mattina del 20 gennaio. Il 18, “gli ultimi messaggi che scrive sono delle 17.29 e dicono, vi amo a tutti salutami mamma”, segue il simbolo di un cuore, così annotano gli investigatori nei faldoni dell’inchiesta. “Ma i tentativi di chiamata al 112 non si fermano – c’è scritto nelle carte – l’ultimo è delle 6.32 del 19 gennaio. Si registrano poi altre attività di attivazione del telefono fino alle 7.37 del 20 gennaio”. Sono passate quasi 40 ore dalla valanga.

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“Un muro di neve”

“Le macchine sono libere... Noi siamo i primi... la fila è lunga. Ma il problema è che se non viene lo spazzaneve davanti ci abbiamo un muro, vedi il muro, e non possiamo andare da nessuna parte. Perché c’è un muro, qua dietro a questo muro c’è la strada che è sempre un muro, tutto un muro. E nevica, continua a nevicare... Io penso che prima o poi scendiamo”. Prova a rimanere calma anche se è difficile Silvana Angelucci, 49 anni, la parrucchiera di Castel Frentano morta nell’hotel con il marito Luciano Caporale, 53 anni. Un video di un minuto e 16 che prende il cuore, siamo a fine mattinata di quel maledetto 18 gennaio, le auto in fila e quel muro davanti. Gli ospiti dell’hotel sono prigionieri.

“Saremo a casa in serata”

E voleva crederci alla salvezza Jessica Tinari, troppo pochi i suoi 25 anni per pensare alla fine. Così, nello stesso momento in cui Valentina Cicioni confidava all’amica la sua paura, lei diceva in un messaggio alla mamma: “Sì funziona tutto. Qua dicono che la struttura è antisismica. Però siamo sommersi dalla neve, c’è il bob cat che sta liberando le auto. Oggi pomeriggio passerà lo spazzaneve. Quindi saremo a casa in serata”

"Arriva la turbina. Forse”

E fanno male i messaggi di Bianca Iudicone, 51 anni, uccisa a Rigopiano con il marito Tobia Foresta. Alle 15.31 scrive al figlio Marco: “Forse viene una turbina. Ma forse”.