Giovedì 18 Aprile 2024

Benedettine nel convento-container

Vi portiamo a Norcia, negli alloggi delle Benedettine. La madre badessa: "Siamo tornate per una scelta d'amore"

Suor Caterina, madre badessa di Norcia

Suor Caterina, madre badessa di Norcia

Norcia, 26 febbraio 2019 - Sono tornate a casa, a Norcia, nel giorno di Santa Scolastica, sorella di San Benedetto. Una data simbolica. Le suore Benedettine di Norcia dal 10 febbraio vivono la loro speciale clausura in un container. “Una vita da terremotati - sorride suor Caterina –. Bisogna adattarsi molto, stiamo cercando di organizzarci un po’, siamo in nove, una piccola comunità, certamente non è facile. Il container sembra molto grande ma quando andiamo a stringere... Certamente una famiglia è sacrificata in una casetta, lo capisco. Ma le persone lavorano fuori, noi invece dobbiamo organizzare tutto qui. Per ora come lavoro esterno abbiamo un’apicoltura. Andiamo in campagna. La nostra clausura è un po’ diversa da quella delle Clarisse e delle Carmelitane. I monaci possono uscire per necessità” (video). C’è una parola che racconta questo ritorno. “Per noi è un voto di stabilità, che non vuol dire soltanto rimanere in un luogo ma è la fedeltà alla scelta fatta”, si racconta suor Caterina. Confida: “Abbiamo avuto il desiderio forte di tornare, qualcuno ci ha detto che siamo state incoscienti ad affrontare la vita monastica in un container”. Ci sono stanze doppie, guardaroba, studio, refettorio, cappellina. Ma soprattutto “uno spazio laboratorio che abbiamo adibito ad accoglienza. Essere pronti ad accogliere i pellegrini: questo è l’insegnamento più importante di San Benedetto. Quanto tempo dovremno restare? Non lo sappiamo”. La madre badessa ha un sorriso accogliente e lo sguardo buono. Riflette sul messaggio che ci dà il terremoto. La voce calma, quasi un sussurro: “Diamo sempre tutto per scontato. Poi quando perdiamo le cose, ci rendiamo conto di come stavamo bene... Ma alla fine tutto è relativo, la gioia come il dolore. Tutto è necessario, anche avere una bella casa e renderla sempre più accogliente, è giusto cercare di stare sempre meglio. Ma dovremmo fare una lista e mettere al primo posto quello che non passerà mai”.