TALENTI: Alberta Ferretti racconta la leggerezza, il segreto dell'eleganza e dello stile

Seconda ospite della rassegna TALENTI: storie di imprese straordinarie – che porta sulle Dolomiti cinque tra i massimi esempi di imprenditorialità Made in Italy chiamati a raccontare, insieme al direttore di QN-Il Resto del Carlino Andrea Cangini, cosa rende unico il Made in Italy attraverso cinque parole chiave – la stilista Alberta Ferretti, lunedì 28 agosto al Cristallo Resort & Spa di Cortina d’Ampezzo.

Alberta Ferretti - Leggerezza

Alberta Ferretti - Leggerezza

Cortina d’Ampezzo, 27 agosto 2017 - Cresciuta in una sartoria, tra stoffe e colori, Alberta Ferretti è uno dei massimi esempi di come la moda italiana sappia imporsi a livello internazionale per una sua naturale e spontanea attitudine alla bellezza. La stilista è la seconda ospite di TALENTI: storie di imprese straordinarie, la rassegna che andrà in scena a Cortina d’Ampezzo dal 27 al 31 agosto. A lei è stata affidata la parola chiave Leggerezza: un concetto che si oppone a quello di superficialità, invitando a concentrarsi sulla bellezza eterea, l’eleganza scevra di inutili orpelli che identifica uno stile iconico e senza tempo. Appuntamento con il pubblico al Cristallo Resort & Spa, lunedì 28 agosto, alle ore 18.00. Un dialogo che si avvale delle domande e delle sollecitazioni di Andrea Cangini, direttore di QN – Il Resto del Carlino, in veste di presentatore e moderatore.

Alberta Ferretti

Alberta Ferretti ha coltivato fin da piccola un senso estetico fuori dal comune, che l’ha resa negli anni una delle più riconosciute firme del Made in Italy nel mondo. Ancora oggi i tessuti di pregio, i cromatismi e le lavorazioni accurate sono il suo tratto distintivo, l’alfabeto con cui compone, stagione dopo stagione, un suo personale inno all’eterno femminino attraverso lo stile. Ad appena 18 anni apre la prima boutique a Cattolica, subito dopo firma la sua prima raffinata collezione, fondando poco dopo con il fratello Massimo l’azienda che porta il suo nome, la Aeffe. Gli anni successivi sono quelli dell’approdo sulle passerelle milanesi, dove sfilano le sue creazioni.

Affianca alla collezione che porta il suo nome una seconda linea, destinata ai più giovani, Philosophy di Alberta Ferretti, inizia a produrre per alcuni nomi di spicco del prêt-à-porter, come Moschino, Ozbek, Gaultier, Rodriguez. La griffe si espande, apre uno showroom nella Grande Mela, e vari monomarca a Roma, Milano, Parigi, Taipei, New York, Londra e Tokio. Ma la sua appassionata ricerca della bellezza non si esaurisce nel campo della moda. Come cultrice del patrimonio storico e artistico italiano nel 1994 riporta in vita il piccolo borgo medievale di Montegridolfo, un’operazione per la quale nel 2000 le viene conferita la laurea ad honorem in Conservazione dei Beni Culturali.