L’unico lampo, l’unica buona notizia per l’Italia, arriva – parliamo della Moto2 e della Moto3 – con il giro pole di Celestino Vietti.
Siamo nella classe di mezzo e il ragazzo dell’Academy di Vale, punto di forza del team Fantic, riesce a mettere la firma su un tempo da applausi. Alla faccia di tutti. Sì, anche di quell’Acosta che fa sempre e comunque la voce grossa, in Moto2, ma che ieri ha dovuto inchinarsi alla prestazione di Vietti. Partirà in prima fila, ma una casella indietro rispetto a Celestino, Acosta, con Gonzalez terzo.
"Sono molto contento per la pole position – dice il pilota –. Abbiamo migliorato e progredito per tutto il weekend. Con la squadra siamo riusciti ad ottenere una buona prestazione per chiudere il gap con Acosta.".
Vietti da applausi, insomma, come del resto lo è il quinto tempo portato a casa da Pasini (Fleten), che piazza la seconda bandierina dell’Italia al centro della seconda fila. Risultatone quello del Paso, fra l’altro caduto quando le qualifiche si avviavano alla bandiera a scacchi. Continua invece il momento nero di Arbolini (Marc Vds). Tony sembra la brutta copia del protagonista della prima parte del mondiale e non è riuscito a tirarsi su oltre la posizione numero nove.
Male, molto male, la pattuglia italiana della Moto3. La pole, per la cronaca, l’ha fatta lo spagnolo della Leopard, Masia, poi per rintracciare il primo portabandiera azzurro, bisogna scendere alla fine della terza fila (nono tempo) dove sbuca Nepa del team Mta Angeluss. Difficile capire dove e come potrà piazzarsi nonostante le buone prestazioni degli ultimi Gp.
E dopo di lui, comunque, il buio totale con l’Italia costretta ad accomodarsi nelle posizioni numero 17 e numero 18. Un doppio incubo che porta la firma di Rossi (Sic58) e di Romano Fenati (Snipers Rivacold) che avevano affrontano l’appuntamento del Gp di Misano con ben altre ambizioni, che non una parte dal fondo con la prospettiva di vivere una gara che dovrà girare tutta su una rincorsa folle e che rischierà di concludersi lontano anni luce dal podio.
E’ invece campione del mondo (MotoE), Mattia Casadei, di Rimini. Grazie al successo nella penultima gara della stagione, nel GP di ieri, Casadei non può più essere raggiunto.
Riccardo Galli