RICCARDO GALLI
Sport

Show Pecco, poi Bez: la Sprint è un dominio Il Gp per sognare ancora

La mini gara è una festa anche con Martin, Zarco e Marini. Alle 14 lo start

Show Pecco, poi Bez:  la Sprint è un dominio  Il Gp per sognare ancora
Show Pecco, poi Bez: la Sprint è un dominio Il Gp per sognare ancora

dall’inviato Riccardo Galli

Tutto e solo Ducati nel sabato del Gp d’Italia, ala Mugello. E la bandiera a scacchi che ha chiuso la Sprint Race certifica, senza possibilità di appello, lo strapotere delle Desmosedici sulla pista toscana. Cinque Ducati nelle prime cinque posizioni. Nell’ordine: Bagnaia (Rossa ufficiale), Bezzecchi (Mooney-Vr46), Martin (Pramac), Zarco (Pramac), Marini (Mooney-Vr46). Il resto? Spiccioli, come quelli portati a casa da Miller (Ktm) e Marquez (Honda).

"Bez va forte – punta subito il dito sull’avversario, Bagnaia –. Ha cercato di mettermi subito in difficoltà. Poi ho cercato di gestire la gara, di allungare negli ultimi quattro giri e…".

E Pecco, nella prima giornata del Mugello ha fatto bottino pieno. Pole position, nuovo record della pista (1’44’’855) e vittoria in Sprint Race. Ora l’obiettivo è la gara di oggi. "Il meteo cosa promette? – domanda –. Perché quando abbiamo iniziato la Sprint ha iniziato a piovere in alcune zone del tracciato e in altre eravamo sull’asciutto. Una situazione che non mi piaceva".

Bagnaia mostra il suo casco con orgoglio. La scritta stampata sopra la visiera la dice lunga del feeling fra Pecco e la pista in provincia di Firenze. "Quanto è bello il Mugello", lo slogan voluto da Bagnaia sul casco dedicato al Gp d’Italia. Proprio come faceva Valentino, quando si presentava al Mugello con un pensiero, una dedica e un messaggio particolare. Già, Vale. Al paddock è arrivato nella tarda serata di venerdì e ieri ha trascorso la sua giornata da dirigente nel box del suo team, il Mooney-Vr46, e poi ha accompagnato i suoi piloti, Bezzecchi e il fratello Luca Marini, sulla griglia di partenza. E lo show, a Rossi, lo hanno offerto proprio Bagnaia e Bez, gli allievi prediletti della sua Academy. Bezzecchi sorride e racconta così la sua battaglia con Pecco. "Ho cercato di attaccarlo, di stargli sempre vicino, poi ho capito che anche per il rischio di qualche goccia di pioggia era giusto non correre rischi. Vediamo…".

Vediamo in gara, il concetto che Bezzecchi decide di lasciare nascosto dietro i puntini di sospensione, ma si sicuro, il suo pensiero porta dritto nella direzione di puntare al successo sulla pista che considera (nell’eredità di Valentino) la sua casa. La fine della Sprint, il cielo che si mette a sparare un’acquazzone sulla pista e loro, Bagnaia e Bezzecchi, che vanno sotto la gradinata della tribuna centrale e salutano la gente. Saluti e il coro, improvvisato, con il pubblico, dell’Inno di Mameli. "Bello cantarlo così – sorride Pecco –. Bello farlo qui al Mugello. Bello farlo insieme a Marco e alla gente". E magari darsi appuntamento a oggi, lì, nello spazio post-gara, dove Pecco e Bez vogliono ritrovarsi a cantare. Ma nessuno vuole dire su quale gradino del podio.