Alla sua terza stagione di fila nella massima serie, la Salernitana acquisisce a pieno diritto lo status di possibile sorpresa per il campionato che inizia.
Le profonde rivoluzioni degli ultimi anni tra società, campo e panchina hanno forgiato una compagine dalle potenzialità indiscusse. Paulo Sousa, col suo calcio propositivo di respiro internazionale – non a caso era tra i pochissimi candidati a sostituire Spalletti al Napoli – è la figura più indicata per il definitivo salto di qualità. Quello che vuole il presidente Danilo Iervolino, a sua volta esponente di una nouvelle vague dirigenziale molto attenta alle evoluzioni e alla sostenibilità del sistema calcio.
Il club campano punta ancora a stupire mixando l’esperienza degli eterni Ochoa e Candreva con l’energia dirompente degli azzurrini Lovato e Pirola.
Certo i granata, la scorsa stagione, hanno potuto contare sul rendimento eccezionale di Dia, attaccante immediatamente entrato nel mirino delle big. E non sarà facile ripetere certe imprese. Basti pensare al marzo scorso, quando i campani bloccarono sul pari Inter e Milan. L’Arechi (da fine 2025 sarà tutto coperto, l’investimento è da 100 milioni) però, darà la spinta che serve a un gruppo molto ambizioso.