
Al rettilineo più lungo di un chilometro segue poi la curva San Donato
di Riccardo Galli
In principio fu (20 agosto 1978) Virginio Ferrari, su una Suzuki RG500 del team Gallina equipaggiata con pinze a due pistoni, pompa assiale e dischi in ghisa. Vittoria nel GP di Germania Ovest della classe 500, correndo sul leggendario circuito del Nürburgring. In principio, dicevamo fu Virginio Ferrari, a sigillare il primo trionfo, anche se nel motomondiale Brembo c’era già dal 1976. E oggi, estate 2025, Gp d’Italia, corsa clou del Mondiale di MotoGp, il marchio italiano ha scelto proprio la pista toscana per brindare ai suoi 50 anni di storia. Storia che dopo il successo di Ferrari corre in fretta nella direzione del 1983, quando il Team Agostini, gestito da Giacomo, scelse i freni Brembo sulle Yamaha.
Poi Eddie Lawson che conquistò tre campionati del Mondo nel 1984, 1986 e 1988, segnando le prime vittorie per una moto giapponese con freni italiani. Quindi alla fine degli anni ‘80, Brembo introdusse una rivoluzione tecnologica: la pompa pollice, usata per la prima volta in pista nel 1986, mentre versi la fine degli anni ‘90, ecco un’altra innovazione storica, la pinza radiale. La prima moto a montarla fu l’Aprilia 250 nel 1998. Con l’arrivo della MotoGP nel 2002, che sostituì la classe 500cc, Brembo continuò a dominare le competizioni, mantenendo una striscia di vittorie iniziata nel 1995.
Con i suoi 5.245 metri, il circuito del Mugello presenta un mix entusiasmante di curve veloci, rettilinei e tornanti tecnici che mettono alla prova sia i piloti sia le moto. L’autodromo è noto per il suo lungo rettilineo principale richiedendo un’impeccabile efficienza dei sistemi frenanti. Una delle frenate più critiche avviene alla fine del rettilineo principale, in corrispondenza della curva San Donato, dove i piloti passano da velocità estreme a circa 92 km/h in pochi istanti, sottoponendo i freni a enormi stress termici e meccanici. "Brembo, fornitore di tutti i team di MotoGp, quest’anno è il Title Sponsor della gara del Mugello: una scelta fortemente voluta da noi per celebrare 50 anni di storia e di successi nel Motorsport, un anniversario speciale" -ha dichiarato Matteo Tiraboschi, presidente esecutivo di Brembo.