di Tommaso Carmignani
Lo hanno ripetuto come un mantra e per non dimenticarlo lo hanno scelto anche come claim della campagna abbonamenti. La parola d’ordine dell’Empoli 202324 è fare la storia, perché non è ancora mai capitato, nei 100 e passa anni di vita del club, che la squadra riuscisse a salvarsi per più di due stagioni consecutive in Serie A. L’occasione è ghiotta ed è il motivo che ha spinto il ds Pietro Accardi e il tecnico Paolo Zanetti a rimanere al loro posto. Un dubbio che la proprietà del presidente Fabrizio Corsi ha scelto di togliersi subito, confermando sia il dirigente che l’allenatore all’indomani della salvezza più che tranquilla. Ripetere il cammino degli ultimi due anni non sarà facile, ma rispetto al passato c’è la sensazione che la società abbia fatto davvero un passo avanti dal punto di vista della solidità e della programmazione. L’unica altra volta in cui un allenatore era stato confermato dopo la salvezza toccò a Gigi Cagni, ma nonostante la conquista dei preliminari della Coppa Uefa la stagione successiva non andò come nei piani. La squadra, notevolmente indebolita, finì per perdersi in se stessa e retrocesse nonostante un tentativo di rimonta da applausi. Stavolta si riparte dall’ossatura dello scorso anno, ma con almeno un paio di cessioni pesantissime. La prima è quella del portiere Guglielmo Vicario, passato al Tottenham per 20 milioni di euro. Un estremo difensore ‘che vale come un centravanti da 10 gol a stagione’, giusto per parafrasare le parole del presidente Corsi, a cui si è aggiunto Fabiano Parisi, ceduto alla Fiorentina per 10 milioni. Due defezioni importanti che si sommano a quella di Cambiaghi, bomber della scorsa stagione rientrato dal prestito all’Atalanta. Giocatori che la società ha cercato di rimpiazzare con elementi giovani ed esperti al tempo stesso. Tra i pali è arrivato Elia Caprile, reduce da un super campionato di Serie B col Bari, in difesa Pezzella sostituirà Parisi mentre in avanti si riparte dalla fame di Piccoli e dall’esperienza di Caputo, a cui si aggiunge la voglia di rivalsa di un giocatore come Gyasi, voluto fortemente da Zanetti perché ha caratteristiche che si sposano alla perfezione con il suo modo di giocare. In mezzo al campo, invece, l’Empoli ha fatto di tutto per confermare sia Marin che Grassi, elementi adatti alla rivoluzione tattica che l’allenatore ha messo in atto. Dal 4-3-1-2 che aveva caratterizzato gran parte della scorsa stagione si è infatti passati in pianta stabile al 4-2-3-1, modulo che aveva fatto la differenza nel finale del campionato e che aveva consentito agli azzurri di mettere insieme i punti necessari alla conquista della salvezza matematica. Un gioco che si sposa meglio con il credo di Zanetti e che dovrebbe caratterizzare gli azzurri fin dall’inizio della prossima Serie A. All’appello manca ancora qualcosa dal punto di vista del mercato, ma tra le scommesse che il club pensa di vincere c’è anche quella dei giovani. La volontà di trattenere sia Baldanzi che Fazzini dovrebbe infatti essere accontentata, gioielli che si sono già messi in mostra nell’ultimo campionato e ai quali oggi si chiede solo una cosa: fare la differenza per non mancare all’appuntamento con la storia. Quello con la terza salvezza di fila in Serie A.