di Ilaria Checchi
Far dimenticare una cessione pesantissima come quella di Sandro Tonali era una missione quasi impossibile ma Giorgio Furlani e Geoffrey Moncada (con Antonio D’Ottavio come braccio destro) hanno risposto con i fatti riconquistando la fiducia della tifoseria rossonera: al tramonto di luglio, il nuovo gruppo di lavoro rossonero ha messo a segno una raffica di colpi nel mercato estivo, acquisti razionali e di qualità che hanno smentito anche i più scettici.
Dopo l’era Maldini-Massara, dunque, in casa Milan si respira aria di ottimismo in vista della prossima stagione sportiva, complici dei nuovi innesti arrivati grazie al sacrificio di Tonali, e una ventina di milioni in più, che hanno trasformato il Diavolo ben prima della fine di luglio.
La campagna acquisti si è aperta in sordina, con gli arrivi a parametro di zero di Sportiello e di Luka Romero, subendo un’escalation di livello con gli arrivi di Loftus-Cheek, Pulisic, Reijnders, Okafor e, Samuel Chukwueze: con l’acquisto del nigeriano, l’ammontare degli investimenti estivi del Diavolo ha toccato quota 107 milioni di euro. I sette volti nuovi erano nomi presenti nella lista dei desideri di Stefano Pioli che, a differenza della passata stagione, è stato chiamato in causa in modo decisivo nelle scelte di mercato, volte a seguire la "linea verde" ispirata da Elliott, con giocatori giovani ma non certo inesperti e che non hanno pesato sulle casse societarie, sempre attente alla sostenibilità.
Entrate in prima fila, ma anche uscite: dopo quella del centrocampista ex Brescia, che ha portato nelle casse rossonere 70 milioni inimmaginabili solo qualche mese fa, la rosa dovrà essere sfoltita e non solo da Gabbia, ormai approdato al Villareal e Daniel Maldini (accasatosi all’Empoli).
I colpi di prestigio messi a segno hanno oscurato non solo l’amaro addio di Tonali ma anche il ritiro di Zlatan Ibrahmovic o il mancato arrivo di Thuram, che ha preferito la sponda nerazzurra del Naviglio. Luka Romero si è già messo in luce nell’amichevole con il Real Madrid, mentre Loftus-Cheek sembra garantire la necessaria forza e potenza soprattutto nel portare palla, ricevendo i complimenti di Rafael Leao: con Pulisic e Chukwueze, poi, Pioli potrà contare su uomini capaci si saltare l’uomo e creare superiorità numerica in attacco, un aspetto che nella scorsa stagione è spesso mancato. Il Milan ha alzato, quindi, il livello qualitativo e di imprevedibilità alla fase offensiva, in attesa di scoprire le qualità del nigeriano alla riprova del campionato. L’attacco rossonero, poi, si è arricchito di un elemento come Noah Okafor, ala destra molto duttile che può essere impiegato in un tridente offensivo oppure come esterno di centrocampo in un 4-4-2 o 4-2-3-1.
Con la maglia del Diavolo potrà coesistere con Rafael Leao ma anche essere una valida alternativa a Olivier Giroud, offrendo a Pioli un ventaglio di possibilità tattiche che finora il tecnico emiliano non ha potuto sfruttare.