RICCARDO GALLI
Sport

Curve e staccate da urlo Brivido che arriva alla F1

Già a nei primi decenni del ’900 le gare sui colli al confine con l’Emilia-Romagna. Nel 1974 l’inaugurazione dell’autodromo, nel 1988 l’acquisto da parte della Ferrari.

Curve e staccate da urlo  Brivido che arriva alla F1
Curve e staccate da urlo Brivido che arriva alla F1

di Riccardo Galli

La storia del Mugello parte da lontano. Da molto lontano. Erano gli anni del Circuito Stradale, era il 1914, la stagione delle sfide che portavano i bolidi fra le case della campagna toscana, fino al ’limite’ di quella dell’altra terra dei motori, l’Emilia Romagna. Scarperia, Firenzuola, il passo del Giogo, quello della Futa: tutto bello, tutto al limite.

I motori, del resto, da queste parti, sono sempre stati nel sangue di tutti. A scuola si andava con il diario e un modellino di chissà quale bolide. Le ’macchinine’ le chiamavano, quelli che poi si piazzavano lungo le strade per vedere le corse.

Troppi però gli incidenti, troppe ’macchie nere’ su quelle emozioni dello Stradale e così ecco l’idea di realizzare e far nascere un circuito. Il circuito del Mugello, appunto. Quello dove Rossi, le Ducati, ma anche la F1, hanno regalato e continueranno a regalare emozioni uniche.

Il progetto del tracciato fu affidata all’ingegnere Gianfranco Agnoletto e il 23 giugno del 1974 fu inaugurato quello che oggi conosciamo come Autodromo Internazionale del Mugello, o più semplicemente come Mugello Circuit.

Bella, davvero bella, la pagina successiva che si sfoglia per raccontare la storia: da quel giorno del 1974, la pista è rimasta assolutamente inalterata, anche se con l’acquisto della struttura da parte della Ferrari, nel 1988, sono stati effettuati lavori di rinnovamento, che hanno reso il tracciato più sicuro, sostenibile e ovviamente bello. Tutto questo per percorrere i tempi – veloci e intriganti – del mondo dei motori, un mondo sempre alla ricerca estrema del cambio di passo, della performance da migliorare.. Ma detto questo, il layout del tracciato non è mai stato ritoccato. Non una curva in più, non una chicane nata ’a tavolino’. Dopo la prima edizione del 1976, il Mugello Circuit ha ospitato il GP d’Italia nel 1978, nel 1985, nel 1992 e poi ininterrottamente dal 1994 al 2021, fatta eccezione per l’edizione 2020 annullata per covid. E così, in qualche modo, il Mugello è diventato la casa degli anni più belli e vincenti di Valentino Rossi. Non solo Motomondiale, comunque, e come detto, proprio nel 2020, dopo 46 anni di attività e con la MotoGp ferma al box della pandemia, l’Autodromo ha ospitato il suo primo gran premio della massima categoria motoristica e in quell’occasione la Ferrari ha celebrato il suo GP numero 1000 in Formula 1. Sono invece 27 le edizioni del Gran Premio d’Italia di Motociclismo che si sono corse tra le curve del Mugello.