Domenica 13 Luglio 2025
RICCARDO GALLI
Sport

Casa Pini, dove tutto iniziò. Il giovane talento toscano all’esame della ’sua’ pista

È nato a Borgo San Lorenzo nel 2008, è il più atteso nella gara dalle Moto3. Con lui altri sei italiani al via: Bertelle, Lunetta, Nepa, Rossi, Carraro e Foggia.

Guido Pini in sella alla sua Moto3 del team Liqui Moly vivrà un weekend speciale

Guido Pini in sella alla sua Moto3 del team Liqui Moly vivrà un weekend speciale

Famiglia, amici, compagni di avventura nello sport e nella vita di tutti i giorni ci saranno tutti. Da oggi a domenica. Dita incrociate (pensando magari a un risultato da applausi) e sorrisi sinceri. Già, perché il Mugello 2025 segna una data speciale, molto speciale, per Guido Pini. Il pilota (della Moto3) che sulla carta d’identità ha su scritto: classe 2008, nato a Borgo San Lorenzo. Ovvero, lì, a due passi dalla pista della provincia di Firenze, dove ha iniziato a sognare, correre, crescere, divertirsi per arrivare _ ed eccoci al dunque _ al debutto nel Mondiale. Appunto nel weekend che in queste ore ha acceso i motori del Mugello.

Guido, al Mugello, è a casa e nei giorni che lo hanno accompagnato all’evento del debutto mondiale, ha ripetuto non una ma più e più volte una frasettina che riassume bene il suo stato d’animo: "Il Mugello? Non vedo l’ora di correre il Gp d’Italia". Pini che porta in pista i colori della Liqui Moly, è senza dubbio il rookie più atteso dal circo della Moto3. Ha talento, ma soprattutto un potenziale che dopo un anno (appunto il 2025) di lavoro e di studio dei ritmi e dell’intensità del Mondiale, dovrebbe portarlo ad essere uno dei protagonisti della Moto3. E poi… Poi è giusto sognare, ma è ancora più giusto farlo in silenzio e con il realismo che contraddistingue il giovanissimo pilota del Mugello e chi gli gira attorno.

Guido, dunque, padrone di casa e atteso protagonista del Gp d’Italia. Guido che nell’occasione si metterà alla testa del gruppetto di piloti azzurri (sette in Moto3) che stanno vivendo un 2025 più in salita del previsto. Ci sono ragazzi (come Bertelle della Level Up) che per causa di forza maggiore non sono lì a dare battaglia allo strapotere spagnolo e altri (come Lunetta e Nepa del Sic58 di Paolo Simoncelli) dai quali non è sbagliato aspettarsi qualcosa di più nella fase di mezzo e in quella finale. Riccardo Rossi (Rivacold) si gioca molto in questo Mondiale, mentre Carraro (anche lui Rivacold) potrebbe essere, proprio con Pini, la sorpresa-rivelazione. Infine Dennis Foggia (Cf Moto) che ha esperienza da far valere ma soffre più del previsto. Sì, la bandiera dell’Italia del Mugello vi aspetta tutti.