
Fabio Bacchilega, presidente del Con.Ami, il consorzio che guida il circuito
di Enrico Agnessi
Prima il Wec, ora la F1, presto i concerti estivi: l’Autodromo cambia pelle per ospitare i grandi eventi internazionali. Merito anche della mano di Con.Ami, il Consorzio pubblico dei 23 Comuni al quale nel 2012 il Municipio ha affidato la guida del circuito lasciando a Formula Imola la sola gestione dell’attività di pista. Un Con.Ami pronto a investire ancora sul circuito perché, nelle parole del suo presidente, Fabio Bacchilega, l’Enzo e Dino Ferrari è una "risorsa strategica e funzionale per il continuo processo di valorizzazione e promozione dell’intera area geografica di riferimento del Consorzio".
Presidente Bacchilega, la F1 raccoglie il testimone dal Wec e lo lascerà altri eventi non solo motoristici che andranno avanti fino a fine anno. Cosa attendersi da questa seconda parte di stagione?
"Vogliamo consolidare e rafforzare l’ascesa tracciata dai significativi numeri registrati nel 2024 in termini di visitatori in circuito e di indotti economici generati grazie all’attività dell’impianto a beneficio del territorio. In tal senso, la completezza dell’offerta declinata dai tanti eventi presenti nel calendario 2025 fa ben sperare".
Dopo la recente inaugurazione dei tre nuovi box con terrazza hospitality, come proseguirà l’ammodernamento dell’impianto?
"Puntando forte su due precisi filoni di intervento che riguardano i temi della sicurezza e dell’ospitalità: dalle opere di manutenzione straordinaria già in corso che riguardano il muro perimetrale dell’impianto, con la messa al riparo del paddock da eventuali rischi idrogeologici a cura del Comune con i fondi della struttura commissariale, alla sopraelevazione del corpo box per ampliare l’area del Paddock club".
Perché crede sia giusto portare avanti tali investimenti? "Con.Ami, numeri alla mano, ritiene l’Autodromo una risorsa strategica e funzionale per il continuo processo di valorizzazione e promozione dell’intera area geografica di riferimento del Consorzio che comprende ben 23 Comuni soci. Il contenitore ideale per alimentare progetti, come Terre&Motori, focalizzati al potenziamento dell’appeal turistico di una zona apprezzata in tutto il mondo per le sue eccellenze, le sue professionalità e le sue straordinarie competenze. Ma una struttura di questo genere, per restare al passo coi tempi e garantire quegli standard qualitativi e di efficienza richiesti dai mercati internazionali, necessita di una visione lungimirante che passa anche da continui interventi manutentivi e integrazioni migliorative per rispondere presente dinanzi a nuove sfide".
A febbraio si è insediato il nuovo Cda di Con.Ami. Quali le prospettive per i prossimi cinque anni?
"L’obiettivo è quello della continuità con quanto fatto nel quinquennio passato. Un periodo particolarmente impegnativo per fattori non dipendenti dalla nostra volontà: dalla pandemia di Covid ai rincari energetici causati dai conflitti bellici presenti nel Continente ma anche la tegola dell’alluvione sul nostro territorio. Nonostante queste criticità il Consorzio, e la sua governance uscente, hanno centrato risultati straordinari. Pensiamo agli investimenti sostenuti da Con.Ami su temi centrali come quello energetico, ambientale e di sviluppo sostenibile con la finalità di puntare sul miglioramento generalizzato della qualità dei servizi rivolti alla collettività. Pensiamo all’avanzamento del cantiere del nuovo impianto di potabilizzazione a Bubano. Si tratta dell’opera più significativa mai realizzata in ambito acquedottistico che servirà 13 comuni tra le province di Bologna e Ravenna, garantendo una rete più efficiente e resiliente anche contro gli effetti del cambiamento climatico. Discorso a parte, poi, lo meritano gli interventi finanziati dal Pnrr – Piani urbani integrati per dare forma al ‘Parco dell’innovazione’ nel complesso dell’Osservanza, che procedono spediti".