La sostenibilità e il fattore umano rimangono sempre al centro degli obiettivi del Gruppo
Nel percorso intrapreso verso la “nuova normalità”, in un’epoca profondamente mutata dal punto di vista economico, culturale e sociale, la politica retributiva rappresenta per Generali una delle leve fondamentali per l’attuazione della strategia aziendale e per garantire che la sostenibilità e il fattore umano rimangano sempre al centro degli obiettivi finanziari e non finanziari del Gruppo.
I principi ispiratori della politica di Generali sono anche alla base della filosofia retributiva, che premia il merito e il rispetto dei valori di Gruppo. L’obiettivo è valorizzare il talento e riconoscere il raggiungimento di risultati durevoli e la creazione di valore, in linea con le aspettative degli stakeholder e con la promozione della Diversity&Inclusion, dell’empowerment delle persone e della sostenibilità.
La sostenibilità rappresenta infatti per Generali uno dei presupposti fondanti della strategia del Gruppo al 2021 e contribuisce a realizzare l’ambizione a essere Partner di Vita sostenibile per i propri clienti e dipendenti. È un approccio strategico al business, per creare valore di lungo termine per gli stakeholder affrontando le sfide del mondo contemporaneo, proteggendo le persone, la loro salute, il pianeta e le generazioni future.
Le politiche di remunerazione vivono un momento di grande evoluzione, riflettendo i cambiamenti nella società, del mercato e i nuovi orientamenti normativi. Generali ha scelto la strada del dialogo con stakeholder e Proxy advisor, accogliendo le proposte emerse nel corso della stagione assembleare 2020.
L’integrazione della sostenibilità nella remunerazione del management, in particolare attraverso obiettivi ESG correlati alla componente variabile della remunerazione, è fondamentale per garantire un sempre più solido legame tra performance individuale e sostenibilità del business. In linea con le ambizioni di Gruppo e in continuità con il 2020, è stato inserito uno specifico indicatore di performance nelle Balanced Scorecard (BSC) del management attraverso un paniere di obiettivi strategici di sostenibilità che riflettono le priorità della strategia Generali 2021 e sono la diretta manifestazione dei criteri ESG di Gruppo.
Rispetto al 2020, l’anno di performance 2021 vede crescere ulteriormente il peso degli indicatori ESG nel sistema di incentivazione, in particolare attraverso obiettivi che riflettono il rating, la presenza e il posizionamento di Generali nei principali indici di sostenibilità di mercato, come Morgan Stanely Capital International ESG rating e Standard & Poor’s Global Corporate Sustainability Assessment.
La scelta di inserire indici ESG esterni nel piano LTI (Long-Term Incentive) 2021-2023 è finalizzata a introdurre ulteriori indicatori di sostenibilità che si aggiungono a quelli interni già considerati nel sistema di incentivazione annuale di breve termine. Dal 2022, nei successivi cicli dei piani LTI, saranno considerati indicatori operativi di ESG facendo leva sui nuovi obiettivi di sostenibilità interni a Generali che saranno definiti in coerenza con il prossimo piano strategico triennale 2022-2024.
È proprio l’inclusione in tutti i sistemi di incentivazione di indicatori di sostenibilità (in particolare nelle sue declinazioni legate a tutela dell’ambiente, benessere delle comunità, inclusione, valorizzazione della diversità e crescita complessiva dei dipendenti) a permettere al Gruppo di attrarre talenti e creare valore per tutti gli stakeholder andando oltre i ritorni economico-finanziari, favorendo così il raggiungimento di risultati sostenibili di lungo periodo per la società e per il pianeta.
Per approfondimenti sulla nostra politica di remunerazione si rimanda alla Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti.