Venerdì 19 Aprile 2024

Opere d’arte, abiti, gioielli e una sezione dedicata al Giappone

Lucca Biennale Cartasia, la mostra indoor racconta “al femminile” paura e desiderio

Meyko Yokoyama - Sogno

Meyko Yokoyama - Sogno

Su circa 30 artisti che espongono nei locali dell’ex museo del fumetto e alla Cavallerizza, 22 sono donne

L’esodo di milioni di persone che lasciano la propria casa alla ricerca di una nuova terra dove vivere; la sensazione di incertezza che precede un grande salto, materiale o esistenziale; il contraddittorio rapporto con la memoria, da preservare ma talvolta anche da cancellare: questi sono alcuni dei soggetti delle opere selezionate per la mostra indoor di Lucca Biennale Cartasia. E tutti hanno in comune il tema del rapporto tra paura e desiderio, che è il filo conduttore della decima edizione della manifestazione.

La stragrande maggioranza delle opere è frutto di mani e creatività femminili perché sono ben 13 le donne protagoniste dell’esposizione che diventa quindi una interessante finestra sulla sensibilità e sull’espressione artistica delle donne.

Tra gli ambienti dell’ex museo del fumetto, un tempo scuderie ducali, nel complesso di San Romano, e la Cavallerizza, in piazzale S. Donato, sono esposte circa cento opere e installazioni realizzate in carta e cartone, utilizzando le tecniche più creative e suggestive. Ci sono collage, intagli, stampe su carta termica, origami. Alcune hanno dimensioni considerevoli altre sono piccolissime, molte sono quelle create appositamente per la biennale, che a livello internazionale è la più grande tra le manifestazioni dedicate alla paper art.

La mostra indoor comprende anche due interessanti sezioni dedicate alla moda e al Giappone, che dialogano tra loro per le tecniche utilizzate oltre che per la presenza di artisti giapponesi in entrambi le sezioni. Nella sezione fashion si trovano abiti e gioielli realizzati con la carta trasformata in filati e tessuta per divenire un abito, piegata e cucita assieme ad altri materiali, colorata e decorata per farne un arazzo o intagliata così finemente da sembrare una preziosa trina. Nel padiglione “Japan”, alcune suggestive opere create grazie alla preziosa carta washi (il cui processo di lavorazione è stato inserito dall’Unesco nel Patrimonio orale e immateriale dell’umanità) tagliata, dipinta, incollata o addirittura bruciata per ottenere effetti e trasparenze davvero suggestivi.

Le mostre di LuBiCa restano aperte fino al 26 settembre, tutti i giorni, dalle 10 alle 19. Il biglietto intero costa 12 euro; il ridotto 8 euro. Studenti, docenti, visitatori muniti di biglietto Trenitalia o CTT Nord hanno diritto al biglietto speciale a 6 euro. I bambini fino ai 10 anni, i giornalisti muniti di tesserino, le guide turistiche, i diversamente abili e i loro accompagnatori entrano gratuitamente.