
Vasco Giannotti guida con Giorgia Artiano la realtà di Arezzo che punta su sicurezza e qualità. Da 20 anni organizzano il Forum Risk Management: "Il confronto è fondamentale".
Dottor Vasco Giannotti, la vostra realtà Gutenberg, con sede ad Arezzo, è da sempre in prima linea sul tema della sanità. Ricerca, pubblicazioni, eventi. Quest’anno saranno i 20 anni del Forum Risk Management. In questo percorso quanto è cambiata la sanità?
"Il forum è ideato e organizzato da Gutenberg, una società che nasce più di 20 anni fa, la prima in Italia con la mission di fare risk management in sanità, cioè sicurezza e qualità delle cure come asse portante del diritto alla salute. C’era e c’è bisogno di diffondere questa cultura e pratica. Il nostro forum, arrivato al ventesimo anno, si sviluppa affrontando sempre di più i temi dell’innovazione organizzativa, tecnologica e dei percorsi clinici e assistenziali, con due focus particolari. Il primo, fin dall’inizio, è che questa comunità fosse di tutti gli stakeholder della sanità, con i partecipanti che sono protagonisti con idee e proposte. E intendo tutti coloro che operano nel campo della sanità, quindi istituzioni, manager, esperti, professionisti, associazioni e imprese. Tutti insieme, riuniti, per condividere lo sviluppo del sistema sanitario. Poi l’altro concetto è che ci sia un patto, in modo istituzionale, senza bandiere politiche perché la sanità è dei cittadini, tanto più oggi con le politiche che tendono a sovrastare le idee di lavorare insieme. Questo per salvare e rilanciare il sistema sanitario".
E quali saranno le chiavi di questa edizione in programma dal 25 al 28 novembre?
"Il titolo della ventesima edizione è un nuovo sistema sanitario, una riforma in cammino. Per un nuovo sistema sanitario servono più risorse finanziarie. Condividiamo la proposta di tutte le regioni italiane per raggiungere entro qualche il 7% del Pil per la spesa minima per il servizio sanitario nazionale. E poi serve una grande attenzione alle risorse umane, valorizzando le competenze, un tema che affronteremo il 29 e il 30 maggio a Villa Manin, a Codroipo, in provincia di Udine, leggendolo con l’Intelligenza artificiale. Per un nuovo sistema sanitario bisogna puntare molto sulla prevenzione, con l’attenzione alla salute e alla sostenibilità perché più tardi le persone si ammalano e meno il sistema spende. E poi un altro punto è quello delle tecnologie, come i farmaci innovativi, i dispositivi medici, il fascicolo centrale elettronico, lo sviluppo telemedicina, l’Intelligenza artificiale e l’Ict: potenzialità che possono aiutare a un cambiamento radicale. In cammino invece intende una riforma in atto, con l’assistenza nel territorio, con le case della salute e gli ospedali della comunità. Una riforma finanziata dal Pnrr che iniziamo ad osservarne l’andamento".
Quali altri eventi avete in programma per il 2025?
"A Bari il 16 e il 17 luglio avrà luogo il Forum Mediterraneo in sanità. Un occhio a come i temi si sviluppano e concretizzano nel Mezzogiorno. Prevenzione, cambiamento e tecnologie saranno al centro".
Tra i 17 obiettivi ci sono anche riduzione delle disuguaglianze, lotta contro il cambiamento climatico e città sostenibili. Tutti temi che indirettamente richiamano anche la sanità. Segno che la sanità è una delle chiavi cruciali.
"Cambiano i bisogni perché si vive di più ma non è detto che si vive meglio. Aumentano le cronicità e le fragilità perché il sistema attuale non è in grado di prendere in carico i pazienti più fragili. Cambiano quindi i bisogni, soprattutto verso gli anziani. Sono cresciute le disuguaglianze, anche geografiche. E poi di cultura e di censo. Ma allo stesso cambiano le opportunità per far fronte a questi bisogni. L’innovazione dei farmaci, dei dispositivi medici come la robotica anche in sala operatoria. L’Intelligenza artificiale dà possibilità di fare meno errori e di fare anche diagnosi precoci. Tecnologie, prevenzione e territorio sono le priorità".
Cosa si può fare di più a livello nazionale in tema di sanità?
"Dobbiamo essere in grado di garantire i Lea, i Livelli essenziali di assistenza. Al nord come al sud, nella campagna come nelle città. Questo è il vero superamento delle disuguaglianze. Così viene garantito il diritto alla salute dell’articolo 32 della Costituzione. E poi la sanità deve diventare la priorità di qualsiasi agenda politica. La sanità è in tutte le politiche. Si difende e si sviluppa se si interviene su tutti gli argomenti come l’ambiente, le povertà, l’organizzazione delle città e del territorio e sul sistema dell’acqua. La sanità deve essere in tutte le politiche".
Quali sono invece i punti di forza, in tema sanitario, a livello nazionale?
"L’eccellenza dei nostri professionisti. Anche durante il Covid è stato dimostrato. Per competenza, dedizione e professionalità. Bisogna riaffermarne il ruollo, sia in termini economici e di riconoscimento. Poi abbiamo le eccellenze delle rete ospedaliere. Non tutte le Regioni però sono uguali. Ecco perché è sbagliato l’autonomia differenziata che potrebbe aumentare ulteriormente le disuguaglianze".
Nicholas Masetti