
Bologna, Firenze e Milano corrono con la rete internet a banda larga. I cittadini tornano a viaggiare
Infrastrutture tra i temi strategici di Agenda 2030. Dal quadro generale fornito dal Rapporto Sdgs dell’Istat 2024 sul Goal 9 "Imprese, Innovazione e Infrastrutture" emerge che nel 2022 il trasporto passeggeri è aumentato ma non ha ancora raggiunto i livelli pre-pandemia, mentre il trasporto merci ha registrato nel 2022 una crescita modesta, pari al +2,3% rispetto al 2021, grazie principalmente al trasporto su strada.
Le emissioni di CO2, che nel 2021 erano pari a 154,9 tonnellate per milione di euro, nel 2022 sono salite a 158,5 tonnellate per milione di euro, mentre l’intensità di ricerca ha registrato una battuta d’arresto nel 2021, scendendo all’1,43% del Pil. Il Rapporto ASviS 2024 consente un’analisi regionale e provinciale grazie a specifici indici compositi costruiti su circa cento indicatori elementari relativi al periodo 2010-2023.
In Emilia-Romagna aumenta la quota di Pil investito in ricerca (+0,7 punti percentuali al 2021), ma diminuiscono i prestiti a società non finanziarie e famiglie produttrici (-28,5 punti percentuali tra il 2011 e il 2022) e gli utenti del Tpl (-1,4 punti percentuali); relativamente al target che punta a garantire a tutte le famiglie la copertura con rete Gigabit, Bologna nel 2023 si attesta al 62,6% contro il 59,6% dell’Italia.
In Toscana aumenta la copertura della rete ultraveloce per l’accesso a internet (+44 punti percentuali rispetto al 2018) ma diminuiscono i prestiti a società non finanziarie e famiglie produttrici sul Pil (-22,6 punti percentuali dal 2011 al 2022) e gli utenti che utilizzano mezzi pubblici settimanalmente(-3,5 punti percentuali); le province risultano tendenzialmente sotto o pari alla media nazionale, ma Firenze si distingue positivamente: sul target della copertura alla rete Gigabit, nel 2023 Firenze registra un valore del 67,8%, superiore anche a Bologna, in coerenza con l’aumento della copertura della rete ultraveloce, che cresce anche in Umbria (+32,5 punti percentuali rispetto al 2018); diminuiscono però i prestiti a società non finanziarie e famiglie produttrici sul Pil (-16,7 punti percentuali dal 2011 al 2022).
Nelle Marche si registra un quadro simile a Toscana e Umbria: aumenta la copertura della rete ultraveloce (+55,2 punti percentuali rispetto al 2018) ma calano i prestiti a società non finanziarie e famiglie produttrici sul Pil (-27,5 punti percentuali dal 2011 al 2022). Anche in Liguria cresce la copertura della rete ultraveloce (+16,1 punti percentuali tra il 2018 e il 2023) ma si riducono gli utenti che utilizzano i mezzi pubblici settimanalmente (-3,3 punti percentuali); La Spezia mostra un valore molto inferiore alla media nazionale.
In Lombardia aumentano le famiglie collegate alla banda larga (ossia con accesso a una connessione Internet fissa con una velocità di download pari o superiore a 30 Mbps, che supporti attività online come lo streaming, il telelavoro e la didattica a distanza, +35,5 punti percentuali tra il 2018 e il 2023), ma diminuiscono gli utenti che fruiscono dei mezzi pubblici settimanalmente(-1,1 punti percentuali); quasi tutte le province sono in linea con la media nazionale, tranne Sondrio che registra valori inferiori e Milano che, al contrario, mostra valori molto superiori. Per quanto riguarda la rete Gigabit, l’Italia nel 2023 era al 59,6%, la Lombardia al 58,5%, mentre Milano raggiunge già il 78,1%. Notevoli le differenze tra città e paesi di campagna e montagna.