Programmazione e tecnologie all'avanguardia per centrare importanti traguardi

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Il tema della sicurezza sui cantieri è quanto mai caldo. Il direttore generale dell’Inail, Andrea Tardiola, lo ha affrontato in una recente intervista rilasciata a "Law&Hr", periodico tecnico edito dal gruppo Seac, specializzato sui temi economici e sulla gestione dei rapporti di lavoro. Parole di speranza alla luce del Pnrr che pone importanti nuovi traguardi da raggiungere e che creerà le condizioni per operare nella giusta direzione. Citando l’attivazione del protocollo d’intesa con le Ferrovie dello Stato, Tardiola illustra obiettivi e progetti che potrebbero essere messi in pratica già nel breve periodo: «Abbiamo proposto di fare dei cantieri Pnrr il più grande laboratorio d’Europa di innovazione per la sicurezza: dalla formazione delle maestranze con simulatori digitali all’utilizzo di sensoristica per la sicurezza; dal miglioramento dei modelli gestionali nei cantieri con molti subappaltatori alla sperimentazione di esoscheletri per il sollevamento pesi; dalla realtà aumentata per la gestione in sicurezza di dispositivi complessi all’abbigliamento che registra parametri vitali per le lavorazioni esposte ad alte temperature». Sarà un modello apripista insomma che verrà poi esteso ad altri settori. Li elenca Andrea Tardiola: «I porti, gli investimenti sulla rete stradale, i lavori pubblici per la rigenerazione e trasformazione urbana, sono tutte aree che potrebbero essere interessate». Insomma c’è grande fiducia per il futuro, alla luce dei prossimi investimenti che saranno obbligati ma che potrebbero condurre a dei risultati piuttosto importanti. Fonte: www.inail.it  Importante calo degli incidenti nel settore agricolo Focus / Nel quinquennio 2016-2020 si è registrato un 'incoraggiante' -8,6% Il report ufficiale Inail sugli infortuni sul lavoro in campo agricolo denota uno scenario abbastanza incoraggiante: nel quinquennio 2016-2020 il trend delle denunce infatti è sempre stato decrescente. Merito soprattutto dell’introduzione di tecnologie innovative nei processi di raccolta e lavorazione che hanno avuto come effetto immediato un innalzamento del livello di sicurezza sul lavoro. Come si legge sul report ufficiale, "la flessione degli infortuni sul lavoro registrata nel settore agricolo lungo tutto il periodo è stata del 26,3%, da 36.199 casi nel 2016 a 26.696 nel 2020". E se si esclude l’ultimo anno, fortemente condizionato dalla gestione della pandemia e tutto quello che ne è conseguito (molte aziende hanno chiuso per lunghissimi periodi), il calo degli infortuni denunciati è stata dell’8,6%. Diverso è stato invece l’andamento dei cosiddetti "casi mortali", sempre nel quinquennio indicato. "Nel confronto con il corrispettivo anno precedente, infatti, si rileva un aumento dei decessi in corrispondenza del 2017 (+9,4%) e del 2019 (+13,2%), mentre nel 2018 e nel 2020 la variazione è stata rispettivamente del -7,4% e del -21,6%, per un complessivo calo del 10,1% nel quinquennio. Un andamento altalenante insomma e numeri che evidenziano il bisogno di intervenire ancora per evitare che le persone perdano la vita sul posto di lavoro. Più infortuni maschili o femminili? Sono sicuramente gli uomini a denunciare infortuni con una maggiore frequenza. Facendo riferimento soltanto all’anno 2020, il report evidenzia che i casi registrati per i lavoratori sono stati 16.648 e quelli per le lavoratrici 3.698. Considerando l’insieme delle denunce registrate in agricoltura fra il 2016 e il 2020, l’Emilia Romagna risulta la regione in cui si è verificato il maggior numero di casi (12,8%), seguita da Veneto (8,7%), Lombardia (8,6%), Toscana (8,5%) e Puglia (7,9%). Fonte: www.inail.it

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Il tema della sicurezza sui cantieri è quanto mai caldo. Il direttore generale dell’Inail, Andrea Tardiola, lo ha affrontato in una recente intervista rilasciata a "Law&amp;Hr", periodico tecnico edito dal gruppo Seac, specializzato sui temi economici e sulla gestione dei rapporti di lavoro. Parole di speranza alla luce del Pnrr che pone importanti nuovi traguardi da raggiungere e che creerà le condizioni per operare nella giusta direzione. Citando l’attivazione del protocollo d’intesa con le Ferrovie dello Stato, Tardiola illustra obiettivi e progetti che potrebbero essere messi in pratica già nel breve periodo: «Abbiamo proposto di fare dei cantieri Pnrr il più grande laboratorio d’Europa di innovazione per la sicurezza: dalla formazione delle maestranze con simulatori digitali all’utilizzo di sensoristica per la sicurezza; dal miglioramento dei modelli gestionali nei cantieri con molti subappaltatori alla sperimentazione di esoscheletri per il sollevamento pesi; dalla realtà aumentata per la gestione in sicurezza di dispositivi complessi all’abbigliamento che registra parametri vitali per le lavorazioni esposte ad alte temperature». Sarà un modello apripista insomma che verrà poi esteso ad altri settori. Li elenca Andrea Tardiola: «I porti, gli investimenti sulla rete stradale, i lavori pubblici per la rigenerazione e trasformazione urbana, sono tutte aree che potrebbero essere interessate». Insomma c’è grande fiducia per il futuro, alla luce dei prossimi investimenti che saranno obbligati ma che potrebbero condurre a dei risultati piuttosto importanti. Fonte: www.inail.it Importante calo degli incidenti nel settore agricolo Focus / Nel quinquennio 2016-2020 si è registrato un 'incoraggiante' -8,6% Il report ufficiale Inail sugli infortuni sul lavoro in campo agricolo denota uno scenario abbastanza incoraggiante: nel quinquennio 2016-2020 il trend delle denunce infatti è sempre stato decrescente. Merito soprattutto dell’introduzione di tecnologie innovative nei processi di raccolta e lavorazione che hanno avuto come effetto immediato un innalzamento del livello di sicurezza sul lavoro. Come si legge sul report ufficiale, "la flessione degli infortuni sul lavoro registrata nel settore agricolo lungo tutto il periodo è stata del 26,3%, da 36.199 casi nel 2016 a 26.696 nel 2020". E se si esclude l’ultimo anno, fortemente condizionato dalla gestione della pandemia e tutto quello che ne è conseguito (molte aziende hanno chiuso per lunghissimi periodi), il calo degli infortuni denunciati è stata dell’8,6%. Diverso è stato invece l’andamento dei cosiddetti "casi mortali", sempre nel quinquennio indicato. "Nel confronto con il corrispettivo anno precedente, infatti, si rileva un aumento dei decessi in corrispondenza del 2017 (+9,4%) e del 2019 (+13,2%), mentre nel 2018 e nel 2020 la variazione è stata rispettivamente del -7,4% e del -21,6%, per un complessivo calo del 10,1% nel quinquennio. Un andamento altalenante insomma e numeri che evidenziano il bisogno di intervenire ancora per evitare che le persone perdano la vita sul posto di lavoro. Più infortuni maschili o femminili? Sono sicuramente gli uomini a denunciare infortuni con una maggiore frequenza. Facendo riferimento soltanto all’anno 2020, il report evidenzia che i casi registrati per i lavoratori sono stati 16.648 e quelli per le lavoratrici 3.698. Considerando l’insieme delle denunce registrate in agricoltura fra il 2016 e il 2020, l’Emilia Romagna risulta la regione in cui si è verificato il maggior numero di casi (12,8%), seguita da Veneto (8,7%), Lombardia (8,6%), Toscana (8,5%) e Puglia (7,9%). Fonte: www.inail.it

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