La prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali dipende innanzitutto dalla conoscenza e dalla consapevolezza dei rischi ai quali si è esposti durante lo svolgimento delle attività lavorative e dalle misure di prevenzione e protezione messe in campo per migliorare le condizioni di lavoro. La componente del rischio biologico all’interno delle situazioni lavorative, ad esempio, non sempre è ben conosciuta, e di conseguenza, correttamente prevenuta. Per agente biologico si intende qualsiasi microrganismo che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni (batteri, virus, funghi, e relative tossine). Le aziende a rischio biologico sono sostanzialmente di due tipi: quelle che utilizzano deliberatamente per le proprie attività organismi biologici (laboratori di ricerca, aziende farmaceutiche, aziende agro alimentari o quelle che lavorano nel campo del trattamento dei rifiuti) e quelle invece che non fanno uso deliberato di agenti biologici ma che potenzialmente potrebbero comunque entrare in contatto con qualcuno di essi (ospedali, aziende zootecniche, alimentari, e tutte quelle attività in generale in cui vi sia contatto interpersonale con un significativo numero di individui). L'esposizione ad agenti biologici (come microrganismi, colture cellulari ed endoparassiti umani) può portare a patologie di natura infettiva, allergica, tossica e addirittura cancerogena. Per saperne di più Tra valutazione e monitoraggio: che cosa c’è da sapere per agire Non esiste un ambiente di lavoro in cui il rischio biologico possa essere ignorato. Spetta al datore di lavoro valutare il rischio per la salute dei lavoratori derivante dall'esposizione, anche potenziale, agli agenti biologici deliberatamente o occasionalmente presenti nell'ambiente di lavoro. Per stimare l'entità del rischio da esposizione ad agenti biologici, nel processo di valutazione è necessario: identificare i pericoli anche potenziali, stimare la gravità delle conseguenze derivanti dall'esposizione a tali pericoli, identificare e quantificare i soggetti esposti, misurare l'entità di tale esposizione. La valutazione del rischio, poi, deve tenere conto di tutti i lavoratori anche quelli temporaneamente o stabilmente più sensibili, quali ad esempio coloro che presentano una diminuzione delle difese immunitarie o le donne in gravidanza. Per quanto concerne la prevenzione, un aspetto fondamentale è quello dell’attenzione alla formazione del personale potenzialmente esposto, che deve essere messo sempre a conoscenza sia delle potenziali sorgenti di infezioni (dirette o veicolate che siano) che dei possibili rischi da esposizione; una buona profilassi può tenere conto della somministrazione di opportuni vaccini, così come dell’utilizzo di adeguati dispositivi di protezione collettiva e individuale. Per le aziende a rischio biologico è inoltre obbligatoria la sorveglianza sanitaria, che comprenda l’effettuazione di monitoraggi biologici periodici, definiti dal Medico Competente e dal datore di Lavoro, sulla base degli scenari di esposizione specifici, i cui risultati devono essere comunicati al lavoratore esposto (fonte www.inail.it). Online Approfondimenti e documenti utili È l’Inail – Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli infortuni sul lavoro – a mettere a disposizione per lavoratori, datori di lavoro, responsabili dei servizi di prevenzione e protezione, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, operatori sanitari e, in generale, per tutti coloro che operano per ridurre i rischi negli ambienti di lavoro, informazioni, strumenti, prodotti ed utili approfondimenti normativi e tecnici allo scopo di diffondere le conoscenze in materia di salute e sicurezza sul lavoro e facilitare la gestione del rischio derivante dai diversi agenti, fino a considerare aspetti di progettazione ergonomica degli ambienti di lavoro e di benessere dei lavoratori. Sul sito ufficiale dell’ente (www. inail.it), in una sezione del suo portale, in continua evoluzione, si alternano brevi pagine descrittive di facile lettura che introducono alla consultazione di schede e documenti tecnici (aggiornati) per maggiori approfondimenti.