Con piglio cossighiano, il presidente Mattarella ha fatto un doveroso richiamo alla magistratura inquirente che assume un ruolo salvifico, molto spesso umiliando innocenti e influenzando le vicende politiche. Gli stessi concetti qualche mese fa furono espressi dal procuratore capo di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, allievo di Borsellino, il quale, insediandosi, dichiarò: "È necessario che i pubblici ministeri mantengano la massima continenza. Non seguire le lusinghe delle apparizioni sugli organi di stampa. Fanno fare carriera ma si rischia di costruirla sull’infamia gettata addosso a persone che si potrebbero rivelare non colpevoli". Un magistrato, non un politico, giunge a queste conclusioni.
Venerdì 19 Aprile 2024
ArchivioQuei magistrati che irritano il Quirinale