Della Raggi abbiamo detto e non potremo più dire. Adesso è l’ora di monsignor Di Maio, vicepresidente della Camera, alla frutta con le sue dichiarazioni: "I negozi aperti la domenica sfasciano le famiglie e rendono più poveri". I lavoratori non sono solo negozianti o preti. Ma camerieri, medici, custodi di musei, tassisti, puttane, camionisti, poliziotti, farmacisti, albergatori, giornalisti, piloti e hostess, scrittori, benzinai e dipendenti di autogrill. Non lavorano, e vengono pagati, i deputati e i vicepresidenti della Camera. Outlet e musei sono frequentati la domenica da chi è libero nei festivi. Visti i gesti della Boldrina, viene da pensare che ai vertici del Parlamento ci siano persone che non attivano il cervello prima di parlare.
Mercoledì 24 Aprile 2024
ArchivioLa domenica di monsignor Di Maio