
«L’accordo prevede la realizzazione di un percorso partecipato, che coinvolga tutte le figure strategiche aziendali con l’obiettivo di sensibilizzare e orientare i lavoratori verso scelte salutari». Il Direttore regionale Salute e Welfare Massimo D’Angelo, che ha sottoscritto il documento insieme al Direttore di Inail Umbria Alessandra Ligi e al Presidente di Confindustria Umbria Vincenzo Briziarelli, afferma che "saranno sviluppate iniziative congiunte di informazione, formazione e assistenza per ridurre gli infortuni e le malattie professionali, sostenendo ulteriormente le aziende nella creazione di ambienti di lavoro più responsabili, dove la sicurezza si combina con la salute psico-fisica. La Regione Umbria metterà a disposizione delle aziende coinvolte anche le informazioni sulle opportunità di accesso ai servizi sanitari e socio-sanitari presenti sul territorio per specifiche problematiche legate ad alimentazione, fumo di tabacco, consumo di alcol e altre forme di dipendenza o malattie croniche non trasmissibili”. Al cuore dell’intesa, spiega la Regione in una nota, c'è invece il sostegno alla diffusione di buone pratiche negli ambienti di lavoro, al fine di ridurre i fattori di rischio delle malattie attraverso l’adozione di comportamenti salutari, come la sana alimentazione, l’attività fisica regolare, e il contrasto al consumo di alcol e tabacco. Un’attività congiunta che, partendo dal modello Workplace Health Promotion (WHP) raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità, conferisce all'ambiente lavorativo un ruolo strategico nella tutela della salute e del benessere delle persone. «L'accordo qualifica le azioni previste nei Piani nazionali di prevenzione del SSN e Inail, mirate al progressivo miglioramento dei livelli di sicurezza aziendali in funzione di una tutela dei lavoratori sempre più efficace e aderente alle previsioni delle strategie e delle direttive internazionali ed europee in materia di prevenzione», sottolinea infine Alessandra Ligi.