Sabato 12 Luglio 2025
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"La modalità più adeguata per ottenere innovazione senza disuguaglianze"

Rilanciare in questa fase geopolitica ed economica complicata il tema della cooperazione scegliendo, dopo quello del 2012, il 2025 come...

PAOLO VENTURI Economista e direttore del Centro studi Aiccon dell’Università di Bologna

PAOLO VENTURI Economista e direttore del Centro studi Aiccon dell’Università di Bologna

Rilanciare in questa fase geopolitica ed economica complicata il tema della cooperazione scegliendo, dopo quello del 2012, il 2025 come Anno Internazionale delle Cooperative è stata una decisione significativa da parte delle Nazioni Unite. Ne è convinto Paolo Venturi economista e direttore del Centro studi economico-sociali (Aiccon) dell’Università di Bologna. "È fondamentale il ruolo che la cooperazione svolge nell’ambito sociale promuovendo uno sviluppo sostenibile. – spiega il professor Venturi – Oggi infatti vediamo che molta crescita è a vantaggio di pochi. Dopo il Covid si è assistito infatti, anche nel nostro Paese, a una ripresa ma questa è avvenuta aumentando e non riducendo le diseguaglianze. Il modello cooperativo invece ha proprio come presupposto il contrasto alle diseguaglianze con il valore aggiunto della redistribuzione dei profitti tra i soci".

Una formula in controtendenza rispetto ai trend attuali?

"Il democracy index ci dice che oggi nel mondo meno del 10% delle persone vive in Paesi che possono definirsi completamente democratici. Circa metà del mondo è ancora sottoposto a regimi e il resto a forme autocratiche, autoritarie, a quelle che adesso chiamiamo democrature. Non possiamo pensare che la partita della democrazia si giochi solo nella cabina elettorale: è innanzitutto una partita economica. La cooperazione sta nel mercato ma opera con logiche diversamente competitive. Logiche che mutualizzano il valore, non lo estraggono. Il vero problema oggi è che la crescita non costruisce più il progresso perché si è separata dalla giustizia sociale. Le cooperative sono asset per la comunità, infatti là dove prosperano il benessere sociale è maggiore".

Qual è il valore aggiunto delle cooperative?

"Quello di una forma economica che non ha come fine ultimo il solo profitto ma la promozione del benessere generale. È la modalità più adeguata per innovare senza creare disuguaglianze". A.Pe.