
Disturbi del sonno, malattie cardiovascolari, depressione e obesità sono problematiche connesse con il lavoro. L'attività di sicurezza e salute occupazionale "ha impatti positivi in tema di prevenzione", ma per affrontare queste nuove sfide sono necessari dei "programmi di promozione della salute": è quanto emerge dal factsheet prodotto dal Dimeila dell'INAIL, dal titolo 'Programmi integrati e complessivi per la protezione e promozione della salute dei lavoratori - Definizione e caratteristiche chiave'. Tra i vantaggi si segnalano "i risultati correlati al cambiamento di comportamenti a rischio come l’uso del tabacco, la dieta e la sedentarietà" e, riguardo agli interventi integrati, si nota che "i lavoratori ritengono importante ridurre i rischi del lavoro e sono più propensi a cambiare stili di vita". Alla base del successo c'è la governance partecipativa, cioè il coinvolgimento della leadership a tutti i livelli dell’organizzazione, da cui discendono integrazione intersettoriale, orientamento al setting e sostenibilità. Risulta dunque fondamentale oggi più che mai sensibilizzare i lavoratori ad adottare degli stili di vita più sani a 360 gradi, non partendo esclusivamente dalle ore lavorative. I punti cardine sono pochi e fondamentali: dormire sempre almeno 7 ore, otto sarebbero ideali, mangiare sano e fare sport.