Lunedì 12 Maggio 2025

Gli istituti zooprofilattici a garanzia del Made in Italy

Trasparenza / Sono enti che salvaguardano il processo di produzione

La rete IZS lavora per garantire la salvaguardia alimentare su tutte le produzioni

La rete IZS lavora per garantire la salvaguardia alimentare su tutte le produzioni

Garantire la sicurezza e la trasparenza nei processi di produzione e d’acquisto, ormai, è alla base dell’industria alimentare. Chi monitora questo processo, costantemente in divenire, è chiamato ad aggiornamenti sempre più profondi che devono sintetizzare quanto appreso in questi ultimi 5 anni e quali controlli occorre ancora fare affinché capire cosa stiamo comprando (e quindi mangiando) sia semplice e immediato. Al centro di tutte le operazioni di controllo e approfondimento c’è la Rete degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali Italiani atta a garantire la salvaguardia alimentare su tutte le produzioni di origine animale (carne, latte e uova) e vegetale. Controlli che passano dalla terra alla tavola. Quindi, dalla coltivazione e il successivo allevamento alla produzione. Grande attenzione, da parte degli organi competenti, lungo l’intera filiera. Il packaging, l’ultimo passaggio di quest’evoluzione scientifico-creativa, è al centro di approfondimenti e specifiche costantemente in aggiornamento. Le analisi sensoriali dei prodotti riescono a decifrare ulteriormente qualità e sicurezza successivamente all’immissione sul mercato. Garanzia definitiva del “Made in Italy”. La materia prima, trasformata in prodotto, continua a essere monitorata scientificamente anche per intervenire in corso d’opera. 10 sedi centrali, 90 sezioni territoriali, oltre 4mila collaboratori specializzati e qualificati e circa 25 milioni di analisi di laboratorio l’anno. Questo il contributo degli istituti zooprofilattici in numeri. «Ogni laboratorio degli IZS che compongono la Rete – spiega Giorgio Varisco, Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia-Romagna (IZSLER) – effettua quotidianamente esami di tipo microbiologico, chimico, di composizione organolettica e merceologica. I controlli e le analisi, associate alle azioni di sorveglianza epidemiologica e alle attività di ricerca sperimentale, permettono di mantenere un forte legame tra le tradizioni locali e l’ambiente stesso di produzione».