
Avere a cuore il cuore degli altri è il sentiero da percorrere per un mondo migliore. Lo sa la...
Avere a cuore il cuore degli altri è il sentiero da percorrere per un mondo migliore. Lo sa la Fondazione Monasterio, il centro di alta specialità per la cura delle patologie cardiopolmonari, e lo sanno anche i giovani partecipanti dell’edizione 2024/25 del Campionato di Giornalismo de La Nazione di Pisa ai quali è stato chiesto cosa può fare ciascuno di noi per aiutare gli altri.
Direttore Luciano Ciucci (nella foto), vi sono piaciute le risposte dei bimbi?
"Siamo rimasti colpiti dalla loro capacità di immedesimarsi nell’altro. Consapevoli della fortuna di vivere in un Paese che garantisce cure e protezione, hanno avuto la sensibilità e il coraggio di immaginarsi in contesti diversi e questo è un segnale di maturità". Quanto è importante avvicinarli alla solidarietà? "Importantissimo. Personalmente credo si tratti di un’esperienza che aiuta a crescere e a riflettere e che forma ‘adulti migliori’. Per noi è naturale pensare al binomio solidarietà-salute: ogni anno centinaia di bambini fanno curare il loro cuoricino all’Ospedale del Cuore".
Avete altri progetti dedicati ai bimbi?
"Vogliamo realizzare una nuova foresteria per accogliere i piccoli pazienti e le loro famiglie gratuitamente. Il progetto si realizza solo grazie alla solidarietà di chi è disposto a sostenerlo. Ritorna quindi il tema di educare i bambini al tema della solidarietà e della prevenzione: insegniamo loro a prendersi cura. Di se stessi e degli altri, vicini e lontani".
I giovani sono al centro del vostro impegno?
"In Monasterio lavorano persone di 32 nazionalità diverse, tantissime delle quali molto giovani. Senza dimenticare i progetti disegnati intorno ai nostri piccoli pazienti perché il loro percorso di cura sia il più umanizzato possibile, dalla scuola in ospedale, alle occasioni di gioco e socialità".
Tra i vostri premi sono piaciute molto le mascotte Aisha e il cuoricino Bumbum, qual è la loro storia?
"La scimmietta Aisha è un messaggio di speranza e rappresenta il nostro impegno continuo per l’umanizzazione delle cure. A lei sarà dedicata la nuova Casa di accoglienza in costruzione, per ospitare gratuitamente i piccoli pazienti cardiopatici e le loro famiglie".
M.F.