"Dare la possibilità ai giovani di sperimentare e riflettere insieme collaborando tra di loro nel mondo del giornalismo e nella realizzazione di un vero e proprio articolo, è un’attività utile per crescere e per continuare a dare valore in questo mondo digitale, all’informazione cartacea". Parole di Sandro Quartuccio (nella foto), presidente dell’Avis comunale di Sarzana che, anche al termine dell’edizione appena conclusasi di ‘Cronisti in classe’ rinnova il suo appoggio al Campionato di giornalismo. L’Avis comunale di Sarzana infatti ha creduto e continua a credere nel progetto ‘Cronisti in classe’, organizzato dalla testata giornalistica ’La Nazione’ e rivolto ai giovani innanzitutto perché la stessa associazione di volontariato, costituitasi nel 1951, crede e confida fortemente nei giovani, nel loro valore e nel loro apporto fondamentale. "Nel mondo dei donatori di sangue cerchiamo sempre di investire sui giovani - spiega il presidente dell’Avis comunale di Sarzana –. Saranno proprio le generazioni future a portare avanti il nostro lavoro per il bene del loro futuro. Nel nostro caso, il ruolo dei giovani assume una rilevanza fondamentale sia in termini numerici, quindi per quanto riguarda le sacche di sangue donate, che per l’impegno concreto nel sociale e all’interno della stessa associazione, dove proprio diversi giovani ricoprono anche cariche dirigenziali". Il legame tra l’Avis e il mondo giovanile è sempre stato molto stretto. Basti pensare che, alla fine degli anni settanta proprio su proposta di giovani, era stato costituito il gruppo giovanile con l’intento di propagandare il dono del sangue attraverso lo sport e altre iniziative indirizzate ai e in particolare alle scuole. L’associazione volontari italiani sangue di Sarzana, nei suoi primi sessantacinque anni di attività è passata da 18 donatori con una raccolta di 55 sacche a raggiungere quota 959 donatori che hanno portato a una raccolta di ben 1384 sacche di sangue, plasma ed emocomponenti. Dal 1951 al 2016 l’Avis Sarzana ha raccolto un totale di 32 mila unità di sangue.
Scuola"La collaborazione aiuta a crescere"