Martedì 24 Giugno 2025

"Avete lasciato il segno raccontando la realtà con la mente e il cuore"

Lorenzo Perra* FIRENZE Viviamo in un tempo in cui si scrive tantissimo, eppure male. Spesso di fretta, da soli, ascoltando molto la...

Lorenzo Perra*

FIRENZE

Viviamo in un tempo in cui si scrive tantissimo, eppure male. Spesso di fretta, da soli, ascoltando molto la propria voce e poco quella degli altri. Si scrive raramente per farsi davvero capire. Si scrive sui social, a volte senza pensarci troppo, inseguendo un commento, un like.

Voi ragazzi, invece, in Cronisti in classe, avete fatto qualcosa di diverso e di molto più prezioso. Avete scritto prendendovi tutto il tempo necessario, in gruppo, dopo aver osservato, ascoltato, discusso. Avete scelto le parole e i concetti. Con accuratezza, non per dividere, ma per costruire. Vi siete confrontati, avete trasformato idee in articoli, e articoli in pagine vere, su carta. Avete fatto informazione nel senso più autentico: raccontando la realtà, e nel farlo, allenando lo sguardo, la mente e il cuore. Avete fatto della scrittura e del racconto un lavoro collettivo: un’impresa che richiede pazienza, rispetto, e il coraggio di chi non si accontenta della prima impressione.

E lo avete fatto su un quotidiano vero, La Nazione. Un gesto quasi speciale.

Per questo, oggi che siete arrivati alla fine di questo percorso, vi dico: non avete solo partecipato. Avete lasciato il segno. Non solo per ciò che avete scritto – che è spesso sorprendente per intelligenza, sensibilità, concretezza – ma per come lo avete fatto. Perché avete scelto di non limitarvi a guardare il mondo da spettatori, ma di raccontarlo con serietà e curiosità, con attenzione ai dettagli e rispetto per chi legge. I vostri articoli ci hanno parlato di città, scuole, parchi, ambiente. Di problemi, ma anche di idee. Delle vostre speranze. Di un’attenzione concreta al mondo che abitate ogni giorno. Scrivendo, avete dimostrato che non siete affatto una generazione distratta, ma occhi curiosi che sanno leggere la realtà. Noi di Alia, che ogni giorno lavoriamo per rendere più vivibili i territori, lo sappiamo bene: anche raccontare è un modo per prendersi cura di questi territori. Anzi, probabilmente è proprio il primo passo per migliorarli.

Ogni vostro articolo ha dato voce a qualcosa che meritava attenzione. Ogni parola scelta bene è diventata uno strumento di cittadinanza. Spero davvero che questo percorso vi resti dentro. Che vi accompagni fuori dalla classe, perché lo sguardo di un cronista – attento, onesto, profondo – serve ovunque. E perché, oggi più che mai, abbiamo bisogno di voci che accendano riflessioni, e non solo schermi. Continuate così: con calma, con gli altri, per davvero.

*Presidente Alia Multiutility