Giovedì 25 Aprile 2024

Urbino pronta a celebrare Raffaello Sanzio

Appena possibile si partirà con mostre, spettacoli, eventi, conferenze e nuovi itinerari turistici.

Comune di Urbino

Comune di Urbino

Tutto pronto nella città ducale per l’anno delle celebrazioni dedicate ai 500 anni dalla morte di Raffaello Sanzio. C’è un fitto calendario già ben definito: mostre, spettacoli, eventi, conferenze e itinerari turistici del tutto speciali. La vicenda Covid – 19 ha per ora fermato ogni cosa. Mentre si continua a lavorare per essere subito in forma alla ripresa delle attività, la città natale del “Divino pittore” continua a progettare iniziative. 

«Il 6 aprile -ricorda il sindaco di Urbino Maurizio Gambini- sarebbe stato il giorno di avvio delle celebrazioni per il Cinquecentenario raffaellesco. Sarebbe stata una grande festa e una grande occasione per la città e il suo territorio. Spero che nel più breve tempo possibile si possa dare il via a tutte le iniziative in programma,  con la presenza a Urbino del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Le celebrazioni hanno l’obiettivo di proiettare Urbino nei prossimi decenni, puntando a uno sviluppo del turismo e dell’economia locale.  E’ in ogni caso un’occasione che non vogliamo perdere.  Le celebrazioni sono solo rimandate a causa della grande emergenza sanitaria che ha coinvolto e sconvolto il nostro Paese. Non dobbiamo abbatterci. Dobbiamo lottare, ce la faremo e riusciremo a fare anche di più di quello che avevamo fin qui programmato».

«Speriamo -dice Vittorio Sgarbi, ProSindaco di Urbino- che tra qualche settimana si possa riaprire tutto e si possa vedere tutto quello che Raffaello ha lasciato nella memoria dei suoi concittadini che oggi lo onorano. Urbino è il luogo che egli non può dimenticare, è il luogo della sua infanzia, è il luogo di Piero della Francesca, è il luogo dei suoi amori, è il luogo della bellezza, dell’architettura, delle belle donne che lo porteranno alla dannazione. Bello e dannato. Io credo che ricordarlo voglia dire vedere in Raffaello il punto di arrivo di una vita compiuta. In soli 37 anni  ha fatto quello che un altro uomo non avrebbe fatto nemmeno in 100. Raffaello non è solo Rinascimento, è perfezione, è armonia, è l’arte che vince la natura».

«Il 6 aprile -dice l’assessore al Turismo Andrea De Crescentini - Urbino si sarebbe presentata ai cittadini e ai turisti addobbata come non mai, con tantissimi fiori offerti dal Comune di San Remo, iniziative e una forte comunicazione già programmata. Per ora è tutto in pausa e rinviato, a quando si potrà. Ma non siamo rimasti in silenzio. Proprio per il 6 aprile abbiamo realizzato un “video-collage”   che ha raccolto il contributo di tanti amici e dei tanti protagonisti delle celebrazioni che seguiranno.  Una prima edizione del video pubblicato sulla pagina Facebook “Città di Urbino” ha avuto tantissime visualizzazione e presto ne realizzeremo un altro che divulgheremo in una versione più ampia, con tutte le decine di contributi mandati da personaggi del mondo dello spettacolo, storici dell’arte e giornalisti. Ne è scaturito un omaggio al grande pittore urbinate, ma anche un messaggio di speranza, un messaggio positivo di “nuovo Rinascimento”, dopo il dramma del Coronavirus. Grazie alla cultura e all'arte, l'Italia, che detiene il 70 per cento del patrimonio culturale mondiale,  potrà ripartire, anche da Raffaello e da Urbino».

«Nelle giornate delle prossime festività –prosegue l’assessore De Crescentini- non ci fermeremo. Per il lunedì di Pasquetta, classico momento della gita fuori porta per milioni di italiani, un momento di svago e di leggerezza,   abbiamo pensato di affidarci alla tecnologia e organizzare una diretta social con la professoressa Marzia Faietti, curatrice della grande mostra su Raffaello allestita alle Scuderie del Quirinale. L’iniziativa vuole essere un ulteriore omaggio al genio del Rinascimento, sempre nell'ottica di continuare a ricordarlo e promuoverlo per tutto l'anno. La conferenza  rappresenterà anche un regalo agli urbinati e agli appassionati d'arte, che potranno ascoltare le parole di Marzia Faietti e lasciarsi trasportare dall’immaginazione all’interno della straordinaria mostra di Roma che, ahimè, chissà quando potrà riaprire».