Martedì 23 Aprile 2024

La cura Flamma si chiama welfare e formazione

Un’Academy interna e servizi per il personale

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Scrivere un’efficace email d’affari, ottimizzare il tempo in ufficio, guidare un team di lavoro, completare un progetto: alla formazione dei dipendenti ci pensa l’azienda con il piano welfare.

È il caso di Flamma Spa, impresa chimica farmaceutica di Chignolo d’Isola (Bergamo), inserita nel rapporto Welfare Index Pmi 2019 di Generali per il progetto Flamma Academy. I corsi per quadri, dirigenti, impiegati e talenti si integrano alle prestazioni nell’area sicurezza, worklife balance e salute definite con la Rsu e in una piattaforma individuale di benefit flessibile. Soprattutto, l’Academy rientra nell’obiettivo di competitività internazionale dell’azienda che fattura il 95% dall’export.

Guidata dal presidente e ad Gian Paolo Negrisoli, figlio del fondatore Marco, l’azienda ha 70 anni e conta 40 ricercatori in Italia (altrettanti fra Cina e nuovo stabilimento in Usa) su 312 dipendenti in Italia (l’altra sede orobica è a Isso) e 260 in Cina. Anche le figure più scientifiche sono coinvolte nei corsi in business writing, time management, leadership e project management. «Flessibilità del portfolio prodotti, processi tracciabili e sostenibili, benessere nella vita aziendale.

Flamma è una ‘multinazionale tascabile’ che non ha la stessa forza dei giganti della competizione globale, ma parla la loro stessa lingua per essere attrattiva sul mercato come fornitore delle grandi case farmaceutiche e come datore di lavoro per i migliori collaboratori, che altrimenti difficilmente sceglierebbero una realtà di provincia», spiega Massimo Capelli, Chief financial officer dell’azienda, che produce principi attivi generici, intermedi e farmaci custom. Così, i dipendenti tornano in aula e imparano a elaborare l’email perfetta in base al destinatario, con testi chiari evitando spam e messaggi improduttivi. Oppure a governare al meglio urgenze e priorità in agenda, grazie a coinvolgenti attività tecnico-ludiche. Gestire colloqui, conflitti e team building nel corso in leadership, esteso dai dirigenti ai quadri fino ai talenti con prospettive. Platea più ristretta per il corso sullo sviluppo dei progetti, utile ad allineare le aspettative di manager e loro collaboratori, magari con l’aiuto di un grafico Gantt o Wbs.

«Non è solo una questione economica – osserva Capelli –, se il dipendente intravede un percorso di crescita viene fidelizzato e reso professionale, con beneficio per un luogo di lavoro più armonico». Flamma ha avviato altre recenti iniziative di welfare: esami medici in azienda, sostegno all’istruzione dei figli, assistenza per familiari non autosufficienti, convenzioni con centri sportivi e benessere. Dal 2015 è attiva una piattaforma flessibile di benefit con una somma dedicata a ciascun dipendente da poter utilizzare per viaggi, musei, teatri, supermercati, buoni benzina, scuole, mensa, trasporto pubblico, fondo pensione. Le integrazioni al contratto collettivo nazionale sono aumentate via via. Nel 2008, grazie a un fondo per imprevisti, l’azienda è riuscita a coprire tutte le spese mediche di un dipendente colpito da un grave incidente.

«Investire sulle persone, creare un posto di lavoro piacevole e stimolare il senso di appartenenza sono sempre stati nel nostro Dna – conclude Gian Paolo Negrisoli di Flamma –. Adesso lo chiamiamo ‘welfare aziendale’, abbiamo risorse dedicate e l’offerta si è ampliata, ma la spirito è lo stesso: è la squadra l’elemento vincente di un’azienda».