Iuv e l’uovo di Colombo del packaging «Pellicole bio per sfidare l’impero di plastica»

Venticinque anni e una start up con Romagna Tech: la storia di Cosimo Maria Palopoli

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Acquistare al supermercato mozzarella conservata senza bisogno di salamoia e shampoo priva di imballaggi di plastica, potrebbe diventare realtà nel prossimo futuro grazie a Iuv – Innovation Utility Vehicle, nata nel maggio scorso a Faenza, all’interno dell’incubatore Romagna Tech. Dietro la start-up, che propone innovativi packaging bio e senza plastica, c’è tutto l’entusiasmo del 25 enne Cosimo Maria Palopoli (nella foto con la biologa e nutrizionista Maria Lucia Gaetani, la Chief Technology officer), originario di Pistoia e ora residente a Piacenza.

La scintilla della sostenibilità ambientale è ‘scoccata’ nel 2011 sui banchi di scuola, al liceo scientifico sperimentale – progetto ‘Brocca’. «A colpirmi fu il terribile rapporto Fao – racconta il giovane amministratore delegato – che denunciava 1,3 miliardi di tonnellate di alimenti persi e sprecati. Da quel momento, ho iniziato a pensare a come risolvere il problema dell’inquinamento da plastiche, realizzando packaging da fonti di origine naturale, interamente biodegradabili e biocompatibili».

Gli studi, prima all’Università di Firenze e poi alla Cattolica di Milano in Tecnologie alimentari, gli hanno consentito di acquisire le competenze necessarie per trasformare un’idea in un progetto concreto. Perché un toscano rampante ha scelto proprio la Romagna per avviare la sua prima start-up? «Qui, l’imprenditoria è più trainante che altrove – rivela –. Senza trascurare poi che il mio progetto ‘Columbus’ Egg’, già premiato nel 2017 con il ‘Mindset Program Silicon Valley’, ha ottenuto l’anno successivo il ‘Premio Gaetano Marzotto’ con il Corporate Fast Track in affiancamento a Illycaffè Spa, e soprattutto l’opportunità di essere inserito nel programma di accelerazione e di incubazione di Romagna Tech. Quest’ultimo è un grande team di crescita che ci aiuterà nel giro di uno o due anni ad aggredire il mercato con i nostri prodotti».

A sentirlo parlare è un vulcano in eruzione, irrefrenabile, ma non c’è da stupirsi considerando le tante tappe bruciate da Palopoli e dalla sua Iuv che – lo scorso ottobre – è stata selezionata per rappresentare l’Italia in Giappone alla quarta edizione dell’Italian Innovation Day. Attualmente il team di Iuv, oltre che dal fondatore, è formato anche da altre due figure chiave: Maria Lucia Gaetani, biologa e nutrizionista con esperienza trentennale in multinazionali e nella libera professione, con ruolo di Cto – Chief Technology Officer, e Andrea Sala, laureando magistrale all’Università Bocconi come Business Analyst. ‘Columbus’ Egg’ è una formula a base di polimeri naturali, volta a preservare o a migliorare la freschezza, la stabilità, la durabilità, l’aspetto, il sapore, il colore e il profumo degli alimenti.

Le pellicole così realizzate, edibili e biodegradabili, sono destinate a sostituire gli imballaggi plastici in particolare del comparto ortofrutticolo, lattiero caseario, sfarinati e prodotti da forno, prodotti a base di carne e pesce, nonché bevande creme. Ma in futuro, grazie a particolari film biodegradibili, l’ambizione di Iuv è di poter toccare mercati potenziali quali cosmesi e farmaci. «A chi mi chiede cos’è l’innovazione oggi – conclude Palopoli – rispondo che è novità, scoperta, pensiero e creazione. Per questo, il nostro obiettivo è aprire nuovi orizzonti, un nuovo modo di vivere il pianeta, andando oltre l’abitudine, oltre i luoghi comuni, rompendo gli schemi e guidando le generazioni verso un futuro migliore».

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