Giovedì 25 Aprile 2024

Bper Banca a tutto campo sugli obiettivi Onu "Investire in sostenibilità è un dovere civico"

Intervista a Eugenio Garavini, vice direttore generale

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Carte di credito con i caratteri in braille per agevolare chi non vede, finanziamenti per l’efficientamento energetico delle imprese, lotta al gioco d’azzardo. Sono tanti i fronti descritti dal bilancio di sostenibilità consolidato 2019 di Bper Banca. Il vice direttore generale Eugenio Garavini illustra le azioni "per il supporto dei clienti nella transizione sostenibile, la riduzione degli impatti ambientali, la gestione del personale, i ritorni su società e territorio, la tutela dei diritti umani e la lotta alla corruzione".

Garavini, cosa vuol dire per una banca come Bper investire sulla sostenibilità?

"Innanzitutto è un dovere civico. Una banca come la nostra, con un forte radicamento territoriale, ha il dovere di legare la strategia aziendale a determinati comportamenti sociali rispetto alla propria clientela e all’erogazione del credito. In concreto vuol dire privilegiare alcuni ambiti rispetto ad altri, e devo dire che, numeri alla mano, le aziende più centrate sulla sostenibilità sono anche quelle che hanno un futuro migliore".

Di quante risorse economiche stiamo parlando?

"Nel 2019 la ricchezza generata dal gruppo Bper ha raggiunto quasi i due miliardi di euro (in linea con il 2018) di cui più del 90% è stato redistribuito in varie forme alla collettività". La griglia di riferimento per la sostenibilità è l’Agenda Onu 2030. Quali sono gli obiettivi che vi ponete tra quelli indicati?

"Sul piano sociale la realizzazione di prodotti sul microcredito, il sostegno alle fasce più deboli della popolazione, la lotta al gioco d’azzardo patologico. Sul fronte della formazione supportiamo progetti di educazione finanziaria, qualificazione degli studenti e iniziative culturali. Importanti anche gli sforzi sulle pari opportunità e contro le discriminazioni di genere. Mentre sul piano imprenditoriale agevoliamo le aziende che puntano sull’efficientamento energetico, il contrasto al climate change e la green economy. Con la pubblicazione del bilancio di sostenibilità, prevista per aprile, si potrà avere riscontro dei dati esatti sulle emissioni evitate, in linea con quelli del 2018 che superarono le 30 mila tonnellate di CO2".

Ma chi valuta se gli obiettivi di sostenibilità vengono raggiunti?

"Il bilancio di sostenibilità consolidato del gruppo è revisionato e certificato da Deloitte & Touche. Inoltre Bper Banca viene valutata anche attraverso rating Esg: si tratta di un giudizio sintetico che certifica la solidità di un emittente, di un titolo o di un fondo dal punto di vista delle performance ambientali, sociali e di governance. E i nostri risultati sono molto positivi".

In che modo una banca può supportare la transizione verso una maggiore sostenibilità nell’economia reale?

"Si può parlare di un duplice impegno. Il primo è la gestione del personale attraverso un focus sulle pari opportunità in azienda, il miglioramento della qualità del lavoro e della vita dei quasi 14mila dipendenti. All’esterno invece selezioniamo e supportiamo chi produce prodotti e servizi etici e green, chi mira alla riduzione degli impatti ambientali grazie a progetti di mobilità sostenibile, efficientamento energetico e riduzione dell’utilizzo di carta. Abbiamo infine attivato numerose collaborazioni con scuole, università e altre istituzioni".

Può fare degli esempi?

"In linea con il 2018 sono donne più del 40% dei dipendenti e il 47% dei consiglieri di Amministrazione, mentre sono nove gli impianti fotovoltaici del gruppo che hanno contribuito al fabbisogno energetico, coperto per oltre l’85% da fonti rinnovabili. Sul sociale, invece, il gruppo Bper ha sostenuto molti progetti e iniziative, con un focus particolare sul mondo giovanile (a destra, nelle foto, due incontri organizzati da Bper Banca). I ragazzi coinvolti in progetti di valenza sociale, ambientale e culturale sono stati quasi 74mila, di cui più di 64mila in attività di educazione finanziaria".