Venerdì 19 Aprile 2024

Roy Roger’s cattura i giovani con il velluto

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di Eva Desiderio

Gusto americano fine anni Settanta e inizio Ottanta. Questa la tendenza principale della collezione autunno-inverno 2023-24 di Roy Roger’s, il marchio del primo jeans prodotto in Italia oltre settanta anni fa che appartiene alle ’Manifatture 7 Bell’ della famiglia Biondi, con mamma Patrizia Biondi presidente e i figli Niccolò (ad) e Guido (direttore creativo). Tutti uniti nel mantenere alto il valore del brand Made in Italy (la sede storica è a Campi Bisenzio) e nel mondo del denim.

"L’ispirazione di questa collezione viene dall’outdoor – racconta Guido Biondi – con quell’appeal particolare che si ispira alla natura e alle avventure di chi la ama e la vuole scoprire, ieri come oggi. È un sentimento che si sta molto radicando nelle nuove generazioni. Ho lavorato molto sul nostro archivio che contiene la nostra storia ma anche tanti pezzi che io ho ritrovato nel mondo, specie nei mercati vintage di Los Angeles e di Portland dove è nato tutto l’outdoor americano".

In collezione ci sono velluti pesanti 500 righe, piumini reinterpretati con un fit attuale e dettagli curati di vecchi cordini multicolor. Gilet trapuntati in jeans italianissimo e scuro. "Molti i trattamenti water repellent – spiega ancora Guido Biondi – ma questa che presentiamo a Pitti Uomo 103 è una capsule di 22 pezzi sceltissimi, per dare un’immagine forte. Tutta la collezione Roy Roger’s conta 400 pezzi ed è in vendita attraverso la rete dei nostri agenti regionali, e per l’estero nel nostro showroom di Milano in via Forcella. Senza contare i nostri agenti in America, Giappone ed Europa".

Non mancherà la felpa col cappuccio e il marsupio, sempre in velluto 500 righe e tinto in capo. I colori sono cognac, rosso, verde con richiami ai toni della boscaglia. "Questo è un mondo che a me piace molto – conclude Biondi – perché è vicino al jeans ma è altrettanto internazionale, come i pantaloni cargo e i gilet anni Settanta. Insomma coi miei tocchi d’archivio ristudiati e rimodellati voglio creare il vintage del futuro". Il direttore creativo pensa che i quattordicenni di oggi saranno i protagonisti del prossimo cambiamento che li vedrà più distaccati dai social e più vicini a una nuova semplicità del vestire, per "una moda meno di massa, che cerca capi più autentici".

Molto bene la collaborazione tra Roy Roger’s e le calzature Paraboot che si potranno ammirare nelle vetrine della boutique fiorentina di via della Vigna nei giorni di Pitti Uomo (la capsule è già in vendita). Nel tallone del classico modello di scarpe Michael è stato inserito un inserto di denim giapponese sul tallone. "Abbiamo chiuso il 2022 a quasi 26 milioni di euro di fatturato – racconta con orgoglio l’ad Niccolò Biondi –. Nel 2019, tempo di precovid, eravamo a 19 milioni. Quest’anno abbiamo venduto per un 30% in più rispetto sempre a tre anni fa e tutto questo è frutto di una strategia precisa di valorizzare l’autenticità del brand".

Le vendite provengono dal mercato italiano, che si conferma al primo posto, dai retail diretti di Firenze, Bologna, Padova e Forte dei Marmi (il prossimo sarà Milano), dall’e-commerce che è raddoppiato e supera oggi il milione di euro di fatturato. "Ci stiamo muovendo anche in Usa – chiude l’ad – e da quest’anno lavoreremo molto col Giappone. Pitti? Un grande salone internazionale, la fiera worldsale più importante al mondo".