Venerdì 19 Aprile 2024

"Reflections": a Pitti Immagine tanta voglia di ripartire in sicurezza

Una passerella per circa 600 brand da uomo e 200 per le aziende del bambino, che negli ultimi giorni hanno subìto perdite di espositori per circa un un 10% dovute all’acuirsi della pandemia.

Pitti Reflections

Pitti Reflections

di Eva Desiderio

Ha ragione l’amministratore delegato di Pitti Immagine Raffaello Napoleone quando dice che "da quando è iniziata la pandemia è tutto uno straordinario che sembra diventato l’ordinario". A questa nuova, per certi versi, impietosa e terribile regola non sfugge l’edizione di Pitti Uomo 101 e in contemporanea l’edizione 94 di Pitti Bimbo che si aprono oggi in Fortezza da Basso a Firenze (fino al 13 gennaio), per mostrare al mondo le collezioni maschili e per l’infanzia dell’inverno 2022-2023. Una passerella per circa 600 brand da uomo e 200 per le aziende del bambino, che negli ultimi giorni hanno subìto perdite di espositori per circa un un 10% dovute all’acuirsi della pandemia.

Dunque ancora un Pitti Uomo e un Pitto Bimbo ordinaristraordinari con l’unica certezza della voglia di ricominciare degli imprenditori e la ferma determinazione di Pitti Immagine di fare i saloni in presenza, istituzione che non ha mai dimenticato in questi due anni di essere vicina alle aziende e ai compratori. Perchè a questo serve una fiera moderna e vivace, anche in tempi tanto duri e bui, per la salute collettiva e per il mercato. E meno male che la ripresa c’è, è vera: i dati del settore moda anche al maschile evidenziano un ritorno importante all’export, in alcuni casi anche oltre il 40%, segno che il valore del Made in Italy dopo chiusure e lutti finanziario-economici, è intatto e che il mondo aspetta e desidera i nostri prodotti. Quindi stand aperti e in sicurezza in Fortezza, cinque regole ferree per entrare e girare in fiera e un presidio fisso della Croce Rossa per i tamponi.

Negli ultimi giorni non sono stati pochi i problemi per Pitti Uomo, per primo il forfait di Brunello Cucinelli che – per la pandemia e per tutelare i suoi venditori e i clienti – ha deciso di non partecipare. Poi qualche altra disdetta, sempre per paura dei contagi, l’abolizione di cocktail ed eventi con troppo pubblico come sarebbe stato per il progetto di rilancio del brand Ann Demeulemeester rilevato da Claudio Antonioli che doveva riempire domani sera la Stazione Leopolda di 500 invitati per una festa anni Ottanta. "Siamo dispiaciuti di questa sospensione dell’evento clou di questa edizione della fiera – ha ribadito Napoleone – ma non potevamo fare altrimenti, dimostrando l’equilibrio con cui facciamo le cose noi di Pitti Immagine".

Esaltante il tema del salone, ’Reflections’, come un lampo di speranza in un momento di continue tempeste da test, vigorose le collezione che si presentano da oggi e che aprono il ciclo della moda internazionale con questa partenza molto sprint proprio da Firenze. Pochi i compratori dall’estero, specie da Russia e America? Purtroppo la situazione internazionale è quella che tutti conosciamo, ma non si perde la speranza. Si supplisce con Pitti Connect che continua nella sua missione possibile di aiuto e sostegno ai buyer e alle aziende dello stile. "Certo una giacca di vicuna la devi toccare, guardare e ammirare da vicino se è assolutamente sartoriale e concepita e cucita col vero Made in Italy", spiega Stefano Ricci. Tra i percorsi del salone principe dedicato agli abiti e agli accessori per lui (Futuro Maschile, Dynamic Attitude, Superstyling, Fantastic Classic) spicca la sezione speciale Sustainable Style con nuovi e interessanti brand per andare nella direzione ecologica che il sistema moda cerca e chiede per rispondere soprattutto ai bisogni dei giovani. E Pitti Uomo e Pitti Bimbo anche in questo sono in prima fila nel mondo.