Martedì 16 Aprile 2024

L'export traina la capitale della moda

Dario Nardella, sindaco di Firenze, racconta cosa si aspetta da questa edizione di una delle fiere di settore più importanti del mondo

Fabbrica di tessuti

Fabbrica di tessuti

Appuntamento con Pitti, mentre è in corso la quarta ondata della pandemia da Covid.

Cosa si aspetta il sindaco di Firenze Dario Nardella da questa 101 edizione di una delle fiere della moda più importanti al mondo?

"La situazione pandemica è nuovamente difficile ma rispetto al drammatico lockdown di due anni fa sono stati fatti molti passi avanti nella sua gestione, nelle cure e soprattutto nella prevenzione grazie ai vaccini. Bene quindi che fiere cruciali come Pitti Uomo vengano mantenute, è un segnale importante di fiducia e ripartenza. Quello che ragionevolmente mi aspetto è che venga confermato il trend dell’edizione estiva 2021, puntando a recuperare espositori rispetto al periodo pre Covid".

Regole ferree per lo svolgimento della fiera e oltre 600 espositori annunciati, ma anche questa, come quella di luglio scorso, sarà una manifestazione con meno visitatori dal resto del mondo. Sindaco, quanto inciderà il danno sul comparto moda fiorentino?

"L’entità del danno si potrà vedere a fiera chiusa, ma non sarà irrilevante, nonostante che il comparto moda, grazie alla qualità e alla forza dell’export del nostro territorio, stia andando bene: l’export è la nostra forza e la filiera produttiva il nostro valore aggiunto rispetto al resto del mondo".

Ormai non solo Firenze, ma tutta l’area metropolitana è protagonista nel mondo della moda, da presidente della Città Metropolitana come vede il futuro di questo distretto dell’eccellenza?

"Il distretto crescerà sempre di più perché il nostro è l’unico territorio dove trovi tutti i diversi settori della catena: il sistema della formazione con le scuole, le competenze - oggi molto ricercate - le aziende piccole e i brand internazionali, la creatività e la storia. Gli investimenti di grandi gruppi come LVMH e Kering lo dimostrano, a Scandicci cresce l’art lab, a Bagno a Ripoli aprirà il nuovo stabilimento di Fendi, in centro è aperta l’accademia dei mestieri di Louis Vuitton. Sono tutti segnali positivi che vanno nella direzione che ho già ricordato".

È appena partita una stagione di grande collaborazione fra Firenze e Milano, anche dopo l’ingresso nella giunta di Sala dell’ex assessore alla cultura e alla moda di Firenze Tommaso Sacchi. Dopo anni di competizione con le sfilate milanesi a quali iniziative pensa nel prossimo futuro?

"Ho sempre pensato che Firenze e Milano debbano cooperare, pur nella differenza di ruoli e vocazioni: i nostri competitor sono fuori dai confini italiani, il made in Italy ha bisogno della forza delle sue città, non della loro divisione. Quindi credo sia utile proseguire con progetti di collaborazione specifici".

Pitti è una vetrina internazionale di altissimo livello, come si presenta quest’anno Firenze all’appuntamento, migliore di un anno fa?

"E’ difficile migliorare in un contesto così difficile e incerto come quello segnato dall’aumento dei contagi, ma dobbiamo mettercela tutta per fare anche solo un passo in avanti. Molti progetti, anche infrastrutturali, sono tracciati e in corso, non siamo immobili, Firenze è proiettata nel futuro. Credo che i numeri della crescita economica che vedono un più 7,3% di Firenze nell’ultimo trimestre 2021 rispetto al 2020 possano farci da traino: c’è una domanda che sta ripartendo e che va sostenuta con forza".

Sindaco, ma anche assessore alla moda, c’è già un impegno per il prossimo anno?

"Nel 2022, come ho anticipato, Fendi, la grande maison italiana del gruppo LVMH, realizzerà il nuovo stabilimento per la pelletteria nel comune di Bagno a Ripoli, con un investimento da 60 milioni di euro: è una grande operazione di fiducia verso Firenze, il suo interland e l’Italia e io ho già lanciato ai manager del gruppo francese che ho incontrato qui un paio di mesi fa l’idea suggestiva di realizzare a Firenze un grande evento di questo brand, prendendo ispirazione da manifestazioni di successo già organizzate in città in questi ultimi anni, anche recentemente. Nessuna città al mondo può coniugare storia, bellezza e creatività come noi: un’accoppiata Firenze - Fendi potrebbe generare qualcosa di stupefacente e ho intenzione di parlarne anche a Monsieur Arnaud appena potrò incontrarlo".

E poi?

"Inoltre ricordo infine gli eventi di Gucci per i 100 anni, con il nuovo Gucci Garden e la bellissima sede storica di via delle Caldaie che è diventata l’archivio della maison, unico al mondo per bellezza e storia: una vera e propria sorgente di ispirazione e creatività. Andremo presto a visitarla con l’amministratore delegato che colgo l’occasione di ringraziare per il suo impegno a favore della cultura in città a partire dal sostegno al nuovo auditorium sinfonico del Maggio Musicale Fiorentino".