Lardini, un cromatico Eden: l'eleganza è tutta naturale

Il brand marchigiano sarà allo spazio del ’Giardino del Glicine’ con un installazione realizzata ad hoc

Lardini

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Dopo tre stagioni di fiera digitale su Pitti Connect, la maison Lardini torna a Pitti per mostrare dal vivo alla Fortezza da Basso la collezione mascile per l’inverno 2022-2022, in una nuova location. Il brand marchigiano della famiglia Lardini sarà infatti nello spazio del ’Giardino del Glicine’ con un installazione realizzata ad hoc. "Il colore è un mezzo di esercitare sull’anima un’influenza diretta. Il colore è un tasto, l’occhio il martelletto che lo colpisce, l’anima lo strumento dalle mille corde" diceva Vasilij Kandinskij. E a queste parole ci si è ispirati per la collezione in cui la moda è vissuta come impulso alla ripartenza. Abiti come componenti di un innovativo lessico d’eleganza. Stile come ricerca di un’inedita arte del vestire. Attitudine al colore come emblema di un rinnovato entusiasmo, in un’estetica contemporanea che attinge a una tradizione ben radicata ma sempre aperta a originali esperienze.

Tutto col tocco di Luigi Lardini, direttore creativo dell’azienda, presideuta dal fratello Andrea e gestita con le altre due sorelle. Una storia che, da più di 40 anni, è raccontata sulle colline marchigiane di Filottrano. C’è una singolare vena creativa nella collezione per l’autunno-inverno 202223, un’attitudine confermata già dalla scelta di un luogo, sempre alla Fortezza Da Basso, emblematico e suggestivo. Dal padiglione Classico Italia, la decisione è quella di trasferirsi in una serra, un po’ giardino d’inverno un po’ area magica. È un Eden immaginifico, un moderno ’Giardino delle Delizie’ dove modelli, tessuti, fantasie, arredi, piante, costruiscono uno spazio dei desideri, a cui danno forma accostamenti di trame e armature diverse, dai check al Prince of Wales, dal pied-de-poule al tweed, più stampe di motivi geometrici sulla seta e il cotone della camiceria. S’instaurano così dialoghi tra fibre leggere e altre più corpose che permettono l’esercizio di un giocoso layering, in cui convivono capi da combinare secondo umori e amori.