Giovedì 18 Aprile 2024

Faliero Sarti, calda leggerezza e qualità green

L'azienda ha rivoluzionato il mondo delle sciarpe e delle stole rendendole preziose e trendissime per uomini e donne

Faliero Sarti

Faliero Sarti

La preoccupazione più forte di Monica Sarti, imprenditrice e stilista de ’L’Accessorio’ di Faliero Sarti – che ha rivoluzionato il mondo delle sciarpe e delle stole rendendole preziose e trendissime per uomini e donne – sta tutta nell’aumento dei prezzi delle materie prime che nel suo settore ha raggiunto vette inattese. "Le fibre nobili che noi usiamo come il cashmere 100% di Cariaggi – spiega Monica Sarti protagonista con la sua collezione per il prossimo inverno a Pitti Uomo 101 – sono aumentate anche del 40% e su questa scia è aumentato tutto, tinture, stampe, costi industriali. Così per riuscire al meglio a contenere i prezzi in collezione, proponiamo sciarpe che sono al 50% in cashmere naturale e al 50% in cashmere riciclato". Un intelligente mix che fa bene anche al Pianeta. Ed è questa, la sostenibilità, la nuova sfida della maison che trae l’heritage e la qualità dall’ingegno del fondatore,quel produttore di tessuti esclusivi che era Faliero Sarti, nonno di Monica e dei suoi fratelli.

"Voglio lavorare sempre di più sull’ecologia e il sostenibile – afferma Monica Sarti – solo così si può guardare al futuro. Il 2025 per me sarà la data di trasformazione finale verso l’ecosostenibilità. I problemi dello smaltimento del tessile sono enormi". L’imprenditrice-stilista pensava che col nuovo anno i mercati sarebbero ripartiti e invece questa quarta ondata pandemica mette ancora molti freni e troppe incognite. "Sappiamo già che giapponesi e americani non verranno a Pitti stavolta – continua Monica Sarti – molti buyer esitano perché non sono coperti da assicurazioni sanitarie. Comunque noi ci siamo con la nostra nuova collezione per il prossimo inverno".

Il sogno e l’impegno è tutto concentrato nel trasformare tutta l’azienda Faliero Sarti in un luogo di produzione ecosostenibile. E si prenderà spunto anche da quello che farà dal punto di vista della struttura e della logistica la Kering che ha affittato gli spazi della vecchia tintoria dei Sarti. "Voglio anche riportare all’interno della nostra azienda alcune lavorazioni – insiste Monica – perché solo così è possibile tracciare tutto veramente. Un controllo della produzione verticale, che ci permetterà di avere una credibilità diversa".

Ma veniamo alla collezione di questo Pitti Uomo 101: prima di tutto i pesi che per sciarpe e affini sono leggeri, svuotati ma caldissimi. Cose vaporose, avvolgenti, vuote e impalpabili che "ti avvolgono con gentilezza" come dice l’imprenditrice e stilista. Poi oltre alle sciarpe alcuni pezzi di abbigliamento monotaglia, anche in maglia oltre che in tessuto, cappe, gilet, pochos, tutto oversize per uomini e donne. Anche coi colori si va verso la natura: cammello, tabacco, terra, beige, e poi i toni delle spezie, come curcuma e curry. Massima attenzione ai coloranti, al massimo della naturalità ma con bella stabilità, E tinture sicure, che non fanno male, a base di foglie e di bacche, perché sul cashmere ne rimanga impressa solo l’anima.