Etica, tradizione natura e colore Il Bisonte è green

di Eva Desiderio

La natura è il ponte tra passato e futuro de Il Bisonte, marchio di alta pelletteria artigianale, fondato negli anni Settanta da Wanny Di Filippo, amministrato oggi con entusiasmo e passione da Luigi Ceccon che dal 2019 ne è il Ceo. Oggi, partecipando a Pitti Uomo, esalta ancor di più l’anima sostenibile della collezione, che è un vero omaggio alla Toscana, ai suoi colori. La linea di borse e da sacche da viaggio che viene presentata in questi giorni nello showroom a Palazzo Corsini in via del Parione e domani nell’incanto di Orti Dipinti in Borgo Pinti 76, in un mare di erbe aromatiche e piante rare, ha ciascuna un nome ispirato alle vie di Firenze. "Belfiore, Oriolo, Bardi, Solaria, Roseteo, Bellariva", le enuncia Ceccon: "Perché ci piacciono le radici. Nello stabilimento di Pontassieve dove lavorano 130 persone facciamo tutto con tinture naturali al tannino e seguendo lavorazioni antiche. E tutto avviene nel giro di 30 chilometri, dove sono collocati i nostri laboratori di fiducia".

Presentazione in giardino, in modo semplice ma efficace, colto e al tempo stesso delicato, con le bag appese ai rami degli alberi o su scaffali di legno naturale in un’oasi di città ideata da Giacomo Salizzoni nel 2010 pensando a un progetto di recupero ’verde’ e sociale (vi donano dedizione e competenza gli ospiti della Cooperativa Gaetano Barbieri che recupera e soccorre persone deboli) e a un luogo d’incontro degli appassionati che partecipano a vari corsi e usano lo spazio, una ex pista d’atletica abbandonata, per eventi e piccole feste di famiglia.

"Appena ho conosciuto Giacomo Salizzoni, ho visto il suo lavoro, e conosciuto questo posto mi sono detto: perché non farlo diventare un po’ casa nostra? Per questo Il Bisonte ha sposato il progetto di sostegno degli Orti Dipinti, costruendovi una bella serra di vetro e ferro che viene sfruttata come luogo didattico in inverno. "La cultura del verde ci appartiene da sempre, c’è la sostenibilità del marchio e la mia passione personale per il giardinaggio e le piante – continua Ceccon – ed è stato naturale trovare subito un grande feeling. Sosterremo questo cammino di svago, bellezza e formazione, specie per le nuove generazioni".

L’Associazione Culturale Community Garden di Orti Dipinti dunque trova aiuto nella moda di valore, in quell’insieme di idee e soluzioni green che sono da sempre nel Dna de Il Bisonte che per brindare all’incontro tra stile, artigianato e natura ha chiamato per domani sera un gruppo jazz fiorentino come Filarmonie (pare che il jazz sia il tipo di musica preferito dalle piante…). E dopo l’ortoterapia, uno sguardo sulla collezione estiva 2023. "Le cose vanno bene – spiega Ceccon –. Abbiamo chiuso il 2021 con un + 17% e quello che contraddistingue il brand è la solidità, nostra parola chiave. Una sola parola per svelare un intero mondo di eccellenza manifatturiera. L’Italia soffre ancora, Covid prima e guerra ora, destabilizzano i mercati, ma siamo in bel recupero in America, Europa, Giappone, Middle East. Siamo tornati ai livelli del 2019 e questo ci incoraggia. E’ cresciuto anche il nostro e-commerce e la solidità dell’azienda è comprovata".

Aiuta molto anche la filiera controllata e ’vicina’, la cura degli artigiani, l’attenzione al ricambio generazionale, il nuovo stile minimal delle collezioni come quella, azzeccatissima, per la prossima estate. "All’interno del nostro studio stilistico c’è grande passione – conclude Ceccon –. È un team eccezionale che dalla nostra storia ha realizzato ora un passo avanti anche esteticicamente nuovo".

Fra i colori, non più solo il classico vacchetta naturale, ma anche glicine, mimosa e cherry, ruggine e arabica. Fra le belle novità la nuova tote bag Robur in tela di cotone, la tracolla Tondina, la Solaria in pelle e rafia super chic, la borsa Roseto in bio-concia, e per lui le tracolle Bardi e la borsa da viaggio Belfiore in pelle conciata al vegetale come per tutta la produzione de Il Bisonte.