Mercoledì 24 Aprile 2024

Ann e Grace Due special guest per sognare

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Ha voluto curare personalmente ogni dettaglio per il suo evento che la vede protagonista (molto attesa) come Guest of Honour di questo Pitti Immagine Uomo 102 che vola internazionalmente già oggi, ma che domani sera vivrà un momento di autentico heritage sulla storia stilistica di una protagonista speciale del fashion. Dalle 18 alle 21 del 15 giugno, alla Stazione Leopolda, Ann Demeulemeester mostrerà una buona parte del suo archivio in una installazione di raro fascino. Quarantasei manichini per le sue collezioni che hanno sfilato a Parigi fino al 2013 e ancora le ultime tre prodotte da Claudio Antonioli che ha rilevato il brand. Una vera ’antologica’ che farà bene al pubblico di Pitti Uomo 102, specie ai giovani che magari sanno poco di questa rivoluzionaria dello stile minimal sbocciata ad Anversa.

Classe 1959, diplomata alla scuola d’arte di Bruges e poi studente di moda alla Reale Accademia di Belle Arti di Anversa dal 1978 al 1981. Nel 1981 si laurea insieme alla classe che diverrà conosciuta come la ’Antwerp Six’, ovvero un gruppo di stilisti diventati molto influenti nel campo della moda, che comprende anche Walter Van Beirendonck, Dries van Noten, Dirk Van Saene, Dirk Bikkembergs e Marina Yee.

Da allora Ann lavora per diverse case di moda internazionali, sino al 1985, anno in cui – insieme al marito, il fotografo Patrick Robyn –fonda il proprio brand. La Demeuleester presenta la sua prima collezione femminile a Parigi nel 1992, a cui affianca quella maschile nel 1996. Il marchio Ann Demeuleester diventa celebre per lo stile minimalista e androgino, che unisce elementi della moda maschile con quelli dei guardaroba femminili. Una ventata di novità i suoi defilè proprio negli anni in cui si afferma anche una moda massimalista, vanitosa e molto barocca.

Ann Demeulemeester ha aperto la sua prima boutique ad Anversa nel 1999 e attualmente le sue collezioni – che oltre all’abbigliamento include anche accessori e calzature – sono vendute in oltre 30 paesi in tutto il mondo. A novembre 2013, Ann ha annunciato il suo addio alla casa di moda. La sua è una moda severa, sperimentale, sempre giocata sul bianco e nero che saranno anche i colori dominanti alla Leopolda domani sera. Minimalismo puro, essenzialità ma anche grazia, tailoring elegante e estetica darl ma glamour. Nel 2020 il brand viene acquistato da Claudio Antonioli, imprenditore milanese e talent scout, che guida oggi l’azienda di abiti e accessori con grande rispetto per il passato e una visione netta del futuro del brand. Riposizionando la moda di Ann là dove merita.

L’altra guest designer di questa edizione di Pitti sarà la giovanissima londinese – classe 1992 - Grace Wales Bonner, un nome nuovo ma decisamente tutto da scoprire. La stilista inglese, ma di origini giamaicane, con la sua moda inclusiva sfilerà nella giornata di oggi a Palazzo Medici Riccardi nel centro di Firenze presentando la sua collezione primavera-estate 2023. Lei stessa è entusiasta di partecipare all’evento fiorentino che valuta come "un’opportunità speciale".

I temi dell’inclusione, l’esotismo africano, la grande capacità di adattare la sartorialità a tessuti come il lino o la maglieria grezza, sono caratteristiche che l’hanno resa nota al pubblico internazionale, le sono valse numerosi premi e anche una prestigiosa collaborazione con Dior per la collezione Resort 2020. Insomma una donna capace di far parlare di sé, capace di stupire e incuriosire. Di stimolare e farsi amare. Una designer perfetta per l’edizione 102 di Pitti.

Eva Desiderio