Giovedì 18 Aprile 2024

John Elkann: "Giornali e social, serve un cammino comune per vincere insieme"

Il presidente e amministratore delegato di Exor sul palco di "Crescere tra le righe"

John Elkann sul palco (Fotocronache Germogli)

John Elkann sul palco (Fotocronache Germogli)

La Bagnaia (Siena), 25 maggio 2018 - "Se si vendono meno giornali significa che ci fa i giornali non sta facendo un buon lavoro". Inizia così l'intervento di John Elkann, presidente e amministratore delegato di Exor, a "Crescere tra le righe". Un intervento atteso anche perché Elkann ha parlato in qualità di vicepresidente del gruppo editoriale Gedi, che edita tra l'altro La Repubblica.

"Guardando le varie analisi - dice Elkann - si nota come i giovani vogliano usufruire dei giornali ma su altre piattaforme. Noi cerchiamo di essere all'avanguardia". Uno dei temi più dibattuti nel mondo dell'informazione è il calo della pubblicità. E soprattutto la mancata "migrazione" della pubblicità dal cartaceo al digitale.

"La migrazone non è del tutto avvenuta - prosegue Elkann - ma è stata un'opportunità. Con meno pubblicità, le aziende vengono stimolate affinché il giornalismo sia il vero valore. Il nostro obbiettivo è soddisfare i lettori, non gli inserzionisti. Il mondo anglosassone ci mostra che se uno fa bene il suo lavoro viene premiato dai lettori, che sono contenti di pagare un abbonamento per un sito". 

E la competizione dei giornali con i social network? "Credo - dice Elkann - che l'interesse di tutti sia che l'intero ecosistema dell'informazione viva in prosperità. La presenza oggi qui di grandi player digitali come Google o Facebook dimostra che c'è la volonta di compiere un cammino comune. Un cammino virtuoso, che metta da parte diatribe o lotte che non convengono a nessuno". D'altronde, afferma poi Elkann, "credo che in ogni democrazia la libertà di stampa sia fondamentale, e la mia famiglia l'ha sempre perseguita. Credo sia importante che ci sia intelligenza critica perché questo non può che fare bene alla società". 

Dieci anni di "Crescere tra le righe": molte cose nel giornalismo sono nel frattempo accadute, ma Elkann si dice "più ottimista di dieci anni fa. Le grandi società di tecnologia come Google sono aperte a trovare nuovi percorsi e voi ragazzi siete interessati a fruire dell'informazione quando questa viene fornita nei modi giusti. Penso che dunque ci sia una serie di elementi molto positivi".