Dalle acque tropicali a quelle dei ghiacciai La sfida degli abissi

di Amelia Zacco

Dici orologio subacqueo e subito pensi ai bei fondali caraibici e alle barriere coralline. Spingersi sotto la superficie del mare alla ricerca di profondità sempre più estreme sembra ormai un ’gioco da ragazzi’ per le case orologiere, che così si mettono sempre alla prova e lanciano nuove sfide. Dunque, dici orologio subacqueo e non pensi più solo alle acque tropicali, ma ecco che ti ritrovi anche fra i ghiacci.

Bell & Ross specialista nel mondo aeronautico e militare, che nel 1997 si è si avventurata al di fuori dei confini delle basi aeree per affrontare nuovi universi e presentare il suo primo orologio subacqueo, quest’anno con il nuovo BR 03-92 Diver White, parte alla scoperta delle acque ghiacciate e degli iceberg. Impermeabile e resistente, questo segnatempo dal colore immacolato invita a immergersi sotto la banchisa. Un nuovo orologio strumento, ispirato ai mondi acquatici ghiacciati, ha il quadrante bianco, una tonalità molto rara per Bell & Ross. Ha una cassa in acciaio da 42 mm e lunetta girevole unidirezionale graduata 60 minuti, tenuta stagna fino a 300 metri: nelle acque ghiacciate, l’orologio subacqueo meccanico è anche uno strumento di sicurezza, che subentra agli strumenti elettronici odierni che non amano molto il freddo, mentre il calibro automatico BR-CAL 302 del BR 03-92 Diver White resiste a temperature davvero molto basse (3.800 euro, bellross.com).

Arriva dai ghiacci, precisamente dai laghi glaciali del massiccio del Monte Bianco, anche il nuovo Montblanc 1858 Iced Sea Automatic Date che sfoggia un quadrante ’ghiacciato’, realizzato con un’antica tecnica, chiamata gratté boisé. L’orologio ha cassa in acciaio da 41 mm con una lunetta girevole unidirezionale in ceramica bicolore e un fondello con un’incisione in rilievo 3D, raffigurante un iceberg e un subacqueo che esplora le acque glaciali sottostanti; impermeabile fino a trecento metri di profondità (3.030 euro, montblanc.com).

Può affrontare le condizioni più estreme anche l’orologio di Seiko che presenta una nuova interpretazione del subacqueo del 1968 le cui prestazioni sono ancora più all’avanguardia. Questo orologio, che fa parte della collezione Prospex Save the Ocean a supporto di diverse iniziative di conservazione marina, una delle quali prevede contributi all’Istituto Nazionale di Ricerca Polare con sede a Tokyo, verrà indossato dai membri della sessantatreesima missione della spedizione di ricerca giapponese in Antartide. Il motivo del quadrante cattura la sensazione del paesaggio Antartico, mentre la sottile gradazione del blu, dalla più chiara alla più scura, riecheggia del ghiaccio polare. Ha cassa in Ever-Brilliant Steel, una variante di acciaio molto più resistente alla corrosione, da 42,6 mm, impermeabile fino a 200 metri (4.600 euro, seikowatches.com).

Duecento sono i metri che può raggiungere nelle profondità marine anche un orologio diventato leggenda delle immersioni, l’Aqualand JP2000 di Citizen che, quando debuttò all’inizio del 1985, fu il primo orologio da polso ad aggiungere la funzionalità di un profondimetro elettronico digitale, che rappresentava non solo una funzionalità aggiuntiva ma era rivoluzionaria per un modello tradizionale. Il nuovo modello è in acciaio, con cassa da 44 mm, quadrante blu con la doppia lettura analogica e digitale. Tra le funzioni, rilevazione dati di immersione e relativa memorizzazione, allarmi di immersione, sensore di profondità, dati di immersione rilevati (448 euro, citizen.it).

È ultra, Ultra Deep Omega, che raggiunge ancora i 6000 metri di profondità, seguendo la rotta dei primi modelli della Ultra Deep che nel 2019 si sono avventurati nel punto più profondo della Terra.