La maledizione olimpica dell'Italvolley. Il Brasile ci strapazza 3 set a 0

Non riesce il miracolo ai ragazzi di Gianlorenzo Blengini. Perdiamo tre set a zero la finale contro i brasiliani: 22-25, 26-28, 24-26. Dubbia qualche decisione arbitrale ai 'challenge'

Ivan Zaytsev

Ivan Zaytsev

Rio de Janeiro, 21 agosto 2016 - La maledizione d'oro delle Olimpiadi si avvera anche ai Giochi di Rio. E' ancora argento per l'Italvolley maschile, come ad Atlanta nel 1996 contro l'Olanda, come ad Atene nel 2004 contro il Brasile, che qui a Rio ci strapazza 3 set a 0. I padroni di casa (4 finali consecutive in 4 edizioni dei Giochi) vincono un oro meritandoselo. Ma gli azzurri ci mettono riflessi e concentrazione, agilità e cuore. Finisce 22-25 il primo set, 26-28 il secondo, 24-26 il terzo.

Ma mai diamo l'idea della resa. Anche se lo Zar Zaytsev è meno micidiale del solito in battuta, 'el hombre' Juantorena un po' nervoso, Filippo Lanza sbaglia qualcosa in ricezione e il sorriso educato del regista Simone Giannelli brilla meno del solito. I nostri ragazzi della porta accanto tornano a casa 'a cresta alta'.

Il film comincia male Il Brasile rincorre un'Italia arrembante all'inizio del primo set. E' subito Zaytzev a mettersi in mostra con due grandi battute e un contrattacco vincente: azzurri avanti fino a tre punti (9-6, 10-7, 11-8). Ma i carioca si rifanno sotto e ci raggiungono sul 12 pari. Poi ci superano: 12-13, 12-14, 12-15, 12-16... Un parziale di 6 a 0. E sembra che l'Italvolley sia rimasta intrappolata nelle sabbie mobili. Inseguiamo, sempre sotto di almeno un break. Sul più 5 per i nostri avversari (14-19), recuperiamo tre punti grazie alle battute del nuovo entrato Antonov (17-19), ma la Seleçao ha sempre un tesoretto di due o tre punti di vantaggio. E' illusorio il punto del riavvicinamento sul 21-22, perché il Brasile accelera subito e vince il primo set con un parziale di 4 a 1: 22-25. Finisce con una battuta sbagliata dello Zar Zaytzev, che regala l'ultimo punto agli avversari. Chi di servizio ferisce... E si va al riposo con la cresta un po' abbassata.

Inizio di secondo set fotocopia del primo. Parte bene l'Italia, mantenendo due punti di vantaggio fino all'8-6. Ma poi si fa recuperare: 9 pari. Il Brasile davanti a noi sull'11-12, per la prima volta nel secondo set. Poi l'Italia si distrae (14-11), ma recupera: 14 pari. Comincia così una fase in cui la partita assomiglia a una gara di motociclismo: sorpassi e controsorpassi continui, mai un doppio vantaggio e squadre appiccicate. Fino a quando, nel momento più delicato della partita, la Seleçao mette la freccia e va sul 22 a 24. L'Italia annulla due set-ball del Brasile: 24 pari. Ma il raggio di sole tornato sui volti italiani svanisce subito: perdiamo 26-28, con qualche rimpianto per non essere riusciti a finalizzare due set-ball e per un 'challenge' dubbio contestato da ct Blengini.

L'impresa titanica non riesce Nel terzo set continua il 'gran premio di Rio', ma il Brasile è quasi sempre davanti di un punto e gli azzurri costretti a inseguire. Fino al primo doppio vantaggio brasiliano (13-11) e alla pronta reazione italiana. Sul 13-13 le squadre ricominciano a superarsi a vicenda, questa volta è l'Italia che avanza. Break nostro sul 17-15, ma non riusciamo ad allungare e il Brasile torna a pareggiare e a superarci. Primo match-ball per il Brasile sul 24-23: annullato.

Lo stillicidio brasiliano uccide l'Italia al secondo match-ball. La partita finisce 3 set a 0, con un terzo set da 26 a 24. Una vittoria nitida per i nostri avversari, con qualche dubbia decisione arbitrale ai 'challenge'. Le lacrime degli azzurri a fine incontro brillano come l'argento appeso al collo. La strada per il primo oro olimpico nella storia della pallavolo sarà lunga ancora quattro anni.