Giovedì 25 Aprile 2024

Olimpiadi, hacker russi: "Atleti Usa assunsero sostanze dopanti. Anche Simone Biles"

Diversi campioni americani avrebbero giustificato con certificati medici valori anomali di esami antidoping alla vigilia dei Giochi

Simone Biles (LaPresse)

Simone Biles (LaPresse)

Roma, 13 settembre 2016 - L'ombra del doping sulle Olimpiadi di Rio 2016. Si tingono di giallo le imprese di Simone Biles e di altre campionesse statunitensi protagoniste ai Giochi. Un gruppo di hacker provenienti dalla Russia sarebbe riuscito ad accedere ai databese della Wada, Agenzia Antidoping mondiale.  Secondo i dati sottratti illecitamente, diversi campioni americani avrebbero giustificato con certificati medici valori animali di esami antidoping alla vigilia delle Olimpiadi di Rio. Le sostanze illecite assunte sarebbero state quindi giustificate con certificati di approvazione per uso terapeutico. I documenti sono stati prelevati dall'area Confidential della Wada e non sono stati finora smentiti.  In casi come questi, i precedenti sono controversi: gli atleti che talvolta sono stati squalificati, talvolta no. Spesso un certificato medico che spiega la necessità dell'uso di determinate sostanze è stato usato per nascondere l'uso di sostanze dopanti.Tra le atlete coinvolte, oltre alla Biles, anche la sua compagna di squadra Alexandra Raisman, argento nel corpo libero (dove la nostra Vanessa Ferrari fu quarta), nonché le star del tennis Serena e Venus Williams. Nel mirino anche la fuoriclasse del basket a stelle e strisce Elena Delle Donne

BILES - Molti atleti hanno spiegato l'assunzione di queste sostanza con certificati medici. La Biles avrebbe fatto uso di metilfenidato e anfetamine, sempre con prescrizione medica. Elena Delle Donne di anfetamine e idrocortisone; Serena Williams avrebbe assunto oxycodone e hydromophone, sostanze oppiacee, oltre a prednisone, prednisolone e methylprednisolone, in vari periodi della sua carriera. Anche la sorella Venus compare in questi documenti, e anche per lei ricette per triamcinolone (ormone antifiammatorio) e prednisone. Le sostanze assunte dalle sorelle Williams, va precisato, non implicherebbero la positività, ma farebbero parte della lista di esenzioni che possono essere concesse dalle singole Agenzie Antidoping con l'avallo delle federazioni internazionali.