Mercoledì 24 Aprile 2024

Cerimonia chiusura Olimpiadi 2016, mega show sotto il diluvio

Samba e amarcord, così Rio passa il testimone a Tokyo Olimpiadi 2016, il miracolo dell'Italia (malgrado il Pil) - di LEO TURRINI

La cerimonia di chiusura di Rio 2016 (Ansa)

La cerimonia di chiusura di Rio 2016 (Ansa)

Rio de Janeiro, 22 agosto 2016 - Cala il sipario sui Giochi di Rio. Assegnate le ultime medaglie, con la cerimonia di chiusura si spengono le luci delle Olimpiadi 2016. La kermesse è cominciata all'1 (ora italiana), sotto un cielo tempestoso. Le infernali condizioni atmosferiche nella capitale brasiliana hanno fatto tremare gli organizzatori ma alla fine tutto si è svolto regolarmente, se si eccettua qualche intoppo nella diretta tv causata dai black out. 

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SAMBA, AMARCORD E IL COLPO DI SCENA - Samba, colori e una pioggia a catinelle sono gli ingredienti dello spettacolo grandioso - anche in questo caso firmato dall'italiano Marco Balich - con cui Rio saluta il mondo e passa il testimone al Giappone. Gli atleti, finalmente rilassati dopo le fatiche sportive, si lasciano andare ai ritmi cariochi. E la sfilata è una grande festa. C'è il video scherzoso, con i campioni che improvvisano balletti, poi il filmato amarcord che celebra le grande imprese, le medaglie vinte all'ultimo secondo, le tante lacrime versate sui podi. Tutto questo prima della tradizionale premiazione della maratona, la disciplina madre dei Giochi olimpici.

Una terza clip anticipa Tokyo 2020 seguita da un colpo di teatro magistrale: il premier nipponico Shinzo Abe, vestito da Super Mario Bross, sbuca fuori da un mega cilindro al centro dello stadio. Boato dagli spalti. Chiude l'anteprima la scritta 

LUPO ALFIERE - Dopo Federica Pellegrini, testimonial nella kermesse di apertura, è Daniele Lupo il portabandiera azzurro. Vicecampione di beach volley insieme all'amico Paolo Nicolai, Lupo è il simbolo delle battaglie vinte. Un anno e mezzo fa gli fu diagnosticato un tumore, oggi ha una medaglia d'argento al collo.

GRANDI ASSENTI - Si rinnova la delusione Pelè per i brasiliani. L'ex grande del calcio carioca, assente alla cerimonia apertura, ha disertato anche stanotte. "E' stato invitato  - spiegava due giorni fa Mario Andrada, portavoce del Comitato Organizzatore di Rio 2016 -  saremmo stati felici di averlo". Non si è fatto vedere neanche il presidente ad Interim del Brasile, Michel Temer, fischiato da una parte del pubblico durante la sua brevissima apparizione il 5 agosto.

IL BILANCIO AZZURRO - Ed è tempo di bilanci per la spedizione azzurra che torna a casa con un medagliere ricco (8 ori, 12 argenti e 8 bronzi). Si confermano le grandi prestazioni dei tiratori italiani, in vetta alle classifiche: nella carabina arriva addirittua l'oro bis di Campriani. E se continua la crisi dell'atletica (neanche una medaglia), la pallanuoto torna a regalare entusiasmo con un doppio podio. Soddisfazioni anche nel nuoto, nonostante la delusione di Federica Pellegrini nei 200 stile. Brilliamo sulle lunghe distanze, con l'oro di Paltrinieri e il bronzo di Detti nei 1500 e l'argento di Rachele Bruni nel fondo 10 km.  Tra le "prime volte" dell'Italia c'è il secondo posto del beach volley firmato Nicolai-Lupo (mai eravamo saliti sul podio) e quello dei tuffi con Cagnotto-Dallapè che infrange il tabù olimpico. Qualche rimpianto per l'Italvolley, che si arrende al Brasile in finale.

Olimpiadi 2016, il miracolo dell'Italia (malgrado il Pil) - di LEO TURRINI